FIRMATO ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA ESRF E INFN

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Firma Accordo ESRF INFN 2016

È stato firmato oggi a Grenoble, in Francia, tra il direttore generale dell'European Synchrotron Radiation Facility (ESRF) Francesco Sette, il presidente del Consiglio dell'ESRF Bertrand Girard e il presidente dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) Fernando Ferroni, un accordo di collaborazione per il progetto ESRF-EBS (Extremely Brilliant Source). L'intesa, firmata alla presenza della ministra italiana dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Stefania Giannini e dell'omologo francese Thierry Mandon, rappresenta una tappa fondamentale per la realizzazione di una nuova generazione di sincrotroni, con prestazioni uniche al mondo. L’accordo è un passo chiave per le fasi di costruzione e installazione del nuovo anello di accumulazione di ESRF-EBS. Si tradurrà, infatti, in uno scambio di expertise e in un rafforzamento dell'assistenza tecnica tra ESRF e INFN.

"L’accordo di collaborazione firmato oggi testimonia il ruolo da protagonista svolto dall’Italia in importanti infrastrutture di ricerca europee, come l’ESRF, che svolge una preziosa attività scientifica in diversi settori: dai beni culturali, alle nanotecnologie, dall’ambiente allo studio di nuovi farmaci - afferma la ministra Stefania Giannini -. Fondamentale, in quest’ottica, il know how scientifico e tecnologico fornito dall’INFN. L’Italia è tra i principali contributori, insieme a Francia e Germania, di ESRF, un modello di cooperazione internazionale, frequentato ogni anno da migliaia di scienziati. Un esempio - conclude Stefania Giannini - dell’Europa che ci piace”.

“Questa partnership tra l’ESRF e l’INFN è storica, perché è il cuore di un grande avanzamento scientifico - afferma il ministro francese Thierry Mandon -. È l’incarnazione del famoso 1+1=3. Creazione di nuove forze, di nuovi obiettivi, di nuove ispirazioni. Si costruiscono nuove conoscenze, nuovi avanzamenti verso territori inesplorati, e in tutto ciò i ricercatori giocano un ruolo essenziale. Questo - conclude Thierry Mandon - rende il mondo meno oscuro, meno incerto, meno tenebroso. Rende il mondo più luminoso”.

"Si tratta di una collaborazione importante. L’INFN, che progetta, sviluppa e usa i suoi acceleratori per la ricerca di base - sottolinea Fernando Ferroni, presidente dell'INFN - è molto attento a mettere a disposizione le sue competenze e tecnologie a tutte le imprese in cui gli acceleratori sono usati, per la Scienza in generale e - conclude Ferroni - per applicazioni i cui benefici ricadono sulla società".

"Questo accordo rafforza la partnership tra ESRF e INFN, una collaborazione che va avanti da molti anni - afferma Francesco Sette, direttore generale di ESRF -, e ha una grande importanza nel momento in cui l'ESRF e i suoi partner europei collaborano insieme per ideare e costruire il nuovo anello di accumulazione ESRF-EBS. La sua realizzazione - continua Sette - richiede, infatti, il supporto di tutta la comunità europea della fisica degli acceleratori, tra cui l'INFN con i suoi fisici e ingegneri dei Laboratori Nazionali di Frascati (LNF). L'ESRF-EBS, con il suo anello di accumulazione concettualmente nuovo e primo nel suo genere, fornirà agli scienziati una nuova generazione di fasci di raggi X con brillanza estremamente alta per l'esplorazione della materia, per la comprensione della vita a livello macromolecolare, e per l'eccellenza della scienza in Europa e nel mondo", conclude Sette.

Alla cerimonia ha fatto seguito una visita alla sala sperimentale dell'ESRF e una presentazione delle ricerche internazionali svolte presso questa infrastruttura europea in svariati settori: dalla biologia strutturale alla medicina, dalla progettazione di nuovi farmaci alla scienza dei materiali, dalla geodinamica della Terra allo studio del funzionamento dei muscoli, dall'archeologia all'ambiente e alle nanotecnologie.

L'accordo rafforza la storica collaborazione tra l'INFN e l'ESRF, che risale alla nascita dell'ESRF. In particolare, a partire dal 2011, la collaborazione con i LNF dell'INFN si è ulteriormente rafforzata con l'ideazione e il disegno ingegneristico del nuovo rivoluzionario anello di accumulazione ESRF-EBS. L'INFN, con il suo pionieristico lavoro su DAFNE (il primo acceleratore realizzato quasi interamente con camere a vuoto di alluminio), è stato di grande aiuto in tutti gli aspetti del disegno e della costruzione delle camere di alluminio di ESRF-EBS.

Il progetto ESRF-EBS è un'autentica sfida tecnologica. È supportato dai 21 Paesi membri di ESRF, inclusa la Francia, il Paese ospitante, il cui contributo è il 27,5% di ESRF, e l'Italia, che contribuisce con il 13,2%. Lo scopo principale di questo progetto è costruire, nel periodo compreso tra il 2015 e il 2022, un nuovo anello di accumulazione che misura 844 metri di circonferenza. Circa il 90% dell'infrastruttura esistente sarà riutilizzato. Il nuovo design di ESRF-EBS è stato concepito per migliorare l'efficienza energetica, con una riduzione dei costi per l'elettricità del 20%. Le sue prestazioni saranno moltiplicate di un fattore 100, in termini di brillanza e coerenza. Il progetto ESRF-EBS rappresenta, infine, un primo esempio d'implementazione dell'European Research Area.

L'ESRF

L'ESRF è un'infrastruttura di ricerca internazionale localizzata a Grenoble, in Francia. È una delle fonti di raggi X più intense al mondo. La luce estremamente brillante che l'ESRF fornisce agli scienziati di tutto il mondo permette loro di esplorare la materia in molteplici discipline. Fondato nel 1988, l'ESRF è un modello di cooperazione internazionale ed europea, con 21 Paesi partner, di cui 13 membri e 8 associati. Nel 2015 l'ESRF ha lanciato la seconda fase del suo programma di modernizzazione, il progetto ESRF-EBS (Extremely Brilliant Source). Un investimento di 150 milioni di euro nel periodo compreso tra il 2015 e il 2022, con la costruzione di un nuovo anello di accumulazione dalle prestazioni senza precedenti.

L'INFN

L’INFN è il centro di ricerca italiano dedicato allo studio dei costituenti fondamentali della materia e delle leggi che li governano. Promuove, coordina e svolge attività di ricerca, teorica e sperimentale, nei campi della fisica subnucleare, nucleare e astroparticellare, in un ambito di competizione internazionale. La ricerca fondamentale in questi settori richiede l’uso di tecnologie e strumenti di ricerca d’avanguardia, che l’INFN sviluppa sia nei propri laboratori sia in collaborazione con il mondo dell’industria. L’INFN ha collaborazioni dirette con 30 Paesi nel mondo. È presente in 16 regioni d'Italia con 4 grandi laboratori nazionali, 20 sezioni, 1 centro nazionale di calcolo, 1 centro per la fisica fondamentale e le applicazioni, e 1 scuola internazionale di dottorato. Ha 5.000 ricercatori (2.000 propri e 3.000 associati dalle università) e 1.300 giovani tra laureandi, borsisti e dottorandi.