LHC TENTA LE COLLISIONI RECORD A 7 TEV

Stampa

© Copyright 2002 INFN L'utilizzo della foto è gratuito previa autorizzazione dell'Ufficio Comunicazione INFN


Siamo alla vigilia del tentativo di realizzare per la prima volta al mondo collisioni di particelle ad una energia di 7 Tera elettron Volt (TeV) dentro l’acceleratore LHC del laboratorio europeo del CERN di Ginevra.
È il primo passo verso il “Nuovo Mondo” della fisica e della conoscenza umana, quella “terra incognita” dove potrebbe nascere una nuova visione dell’Universo.
In questo Nuovo Mondo potrebbero essere osservati il bosone di Higgs, che conferisce la massa a tutto ciò che esiste e addirittura dimensioni aggiuntive dello spazio e del tempo.
O ancora manifestazioni impreviste di materia oscura e quelle particelle sconosciute e visibili solo a una energia mai raggiunta prima dall’uomo sulla Terra, come le particelle supersimmetriche come Neutralini, LSP, gluini, squark.
I fisici italiani, attraverso l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (presente al CERN con oltre 600 ricercatori) hanno grandi responsabilità in questa impresa. Dopo la nomina avvenuta mercoledì scorso di Paolo Giubellino, provengono infatti dalle fila dei fisici italiani i responsabili dei tre principali esperimenti di LHC: Giubellino, appunto, per l’esperimento ALICE, Guido Tonelli per l’esperimento CMS e Fabiola Gianotti per l’esperimento ATLAS .
Per il presidente dell’INFN, il professor Roberto Petronzio, “non è un semplice dato statistico o una casualità: è la dimostrazione che esiste nella fisica mondiale una leadership italiana”.

 

 

 


Per informazioni:

INFN Ufficio Comunicazione

Eleonora Cossi, Antonella Varaschin
Ufficio 066868162
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.