Ehris 2016La conoscenza e la conservazione del patrimonio culturale e naturale hanno da oggi un nuovo alleato: E-RIHS, l’unica infrastruttura di ricerca europea sull’Heritage Science entrata ufficialmente nella Roadmap dell’ESFRI che individua le infrastrutture di ricerca considerate strategiche per le comunità scientifica in Europa. E-RIHS, di cui l’Italia è capofila, è un’infrastruttura di ricerca europea distribuita, cioè una rete di laboratori e risorse strumentali fisse e mobili altamente avanzati, archivi fisici e digitali all’avanguardia messi a disposizione dei ricercatori europei.

La comunità a cui si rivolge E-RIHS è quella del nuovo ambito multidisciplinare della scienza del patrimonio culturale e naturale, o heritage science, che congiunge in un’ottica transdisciplinare le scienze dure e le scienze umane per affrontare tutti i temi e le problematiche legati al patrimonio culturale, naturale e archeologico. Dal restauro alla fruizione, dalla conservazione alla valorizzazione, dal monitoraggio alla gestione, dalle esigenze di tutela a quelle del mercato del turismo. Fra gli obiettivi di E-RIHS c’è quindi anche quello di portare a piena maturazione un settore di ricerca innovativo capace di dare risposte inedite a problematiche ancora aperte, e di formare e far crescere una nuova comunità di studiosi, ricercatori, operatori e imprese.

Grazie al supporto di MIUR e MISE e al sostegno del MIBACT, alla guida del CNR con la partecipazione di INFN, ENEA, OPD, INSTM e gli altri enti e università italiane coinvolti, E-RIHS oggi include 18 stati membri e 11 paesi terzi. Il passo successivo all’entrata nella Roadmap è l’inizio di una fase preparatoria per la costituzione di un ERIC (European Research Infrastructure Consortium), che vede anche il coinvolgimento dell’ICCROM, ente intergovernativo internazionale di studi per la conservazione e il restauro del patrimonio culturale. L’Italia si candida quindi a ospitare la sede dell’unico ERIC a guida italiana nella nuova Roadmap ESFRI.

sito web:http://www.e-rihs.eu