PRIN 2015Quattro progetti in cui l'INFN è partner sono risultati vincitori dei bandi PRIN 2015. Tre sono in ambito fisico, coordinati rispettivamente da Alberto Lerda, presidente della Commissione Scientifica Nazionale dell'INFN per la fisica teorica (CSN4), membro della sezione INFN di Torino e dell'Università del Piemonte Orientale; da Guido Martinelli, della Sapienza Università di Roma e dell'omonima sezione INFN; e da Guglielmo Tino, della sezione INFN di Firenze e dell'Università e LENS di Firenze. Il quarto riguarda le scienze della vita, ed è coordinato da Paolo Russo, della sezione INFN di Napoli e dell'Università Federico II di Napoli.

I PRIN sono Progetti di ricerca di Rilevante Interesse Nazionale cofinanziati dal MIUR. Durano tre anni e sono presentabili ogni anno dalle università, con contenuti e metodi liberamente scelti dai proponenti, nell'ambito dei diversi settori disciplinari universitari.

 Il titolo del progetto di scienze della vita premiato è "Preclinical tool for advanced translational research with ultrashort and ultraintense X-ray pulses". Come gli altri tre, avrà la durata di 36 mesi e sarà a carico del personale dei Laboratori Nazionali del Sud (LNS) dell'INFN e dell'Istituto di Bioimmagini e Fisiologia Molecolare (IBFM) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Lo scopo del progetto è realizzare una nuova sorgente di raggi X per studi di imaging in vivo, cioè su modello animale, e radioterapia.

Il progetto coordinato da Alberto Lerda è, invece, intitolato "Non-perturbative Aspects of Gauge Theories And Strings". Si tratta di un progetto di fisica teorica che ha come obiettivo lo sviluppo e l'applicazione di metodi non-perturbativi nella teoria dei campi e delle stringhe. Un filone di ricerca che negli ultimi anni ha visto un notevole sviluppo a livello internazionale. Il progetto coinvolge anche l'Università di Roma Tor Vergata, l'Università di Torino e la SISSA di Trieste.

Il progetto coordinato da Guglielmo Tino riguarda, invece, lo sviluppo di un interferometro atomico avanzato come sensore quantistico per esperimenti di fisica gravitazionale. Il titolo del progetto è "Interferometro atomico avanzato per esperimenti su gravità e fisica quantistica e applicazioni alla geofisica". Il team coordinato da Tino è formato anche da ricercatori dell'Università di Urbino, dell'Università di Napoli e dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). Il progetto ha importanti ricadute applicative, legate alla rivelazione di variazioni del campo gravitazionale prodotte, per esempio, da movimenti di masse all'interno dei vulcani.

In relazione al progetto coordinato da Guido Martinelli, il titolo è "Search for the Fundamental Laws and Constituents". Si tratta di un progetto realizzato in comune dalle Università di Firenze, Napoli, Padova, La Sapienza, Roma Tre, dalla Scuola Normale Superiore di Pisa, e dalla SISSA di Trieste. Lo scopo è trovare una risposta ai quesiti che restano ancora aperti dopo la scoperta del bosone di Higgs. Provando ad andare oltre il cosiddetto Modello Standard delle particelle elementari, l'architrave su cui si reggono le nostre attuali conoscenze dell'universo fisico.