Nel corso della sua ultima riunione, la Commissione Scientifica Nazionale I dell’INFN, che coordina le attività di ricerca dell’ente nell’ambito della fisica delle alte energie, ha eletto Nadia Pastrone come presidente.
Nadia Pastrone, astigiana, maturità classica, sposata con due figli, dottorato di ricerca, lavora alla sezione INFN di Torino dal 1988. Prima al Fermilab (Chicago, USA) e poi al CERN (Ginevra, Svizzera) ha svolto ricerche in fisica delle particelle elementari con acceleratori, nell’ambito di grandi collaborazioni internazionali: dal 2001 partecipa all’esperimento CMS (Compact Muon Solenoid) al Large Hadron Collider (LHC) del CERN, una collaborazione con oltre 2000 fisici provenienti da 40 Paesi diversi. Dopo la costruzione e l’installazione del gigantesco apparato sperimentale, con la messa in funzione dell’acceleratore, CMS ha raccolto dati che hanno portato alla scoperta del bosone di Higgs (Premio Nobel 2013).

Pastrone è stata responsabile nel periodo 2012-2014 dei 300 fisici italiani impegnati nell’esperimento CMS, e attualmente lavora al progetto dell’apparato per la nuova fase di LHC nel 2025. Ha svolto incarichi di didattica, coordinamento e comunicazione scientifica, pubblicando circa 500 lavori a stampa su riviste internazionali. Recentemente, con un progetto regionale, ha realizzato un apparato radio-tomografico di grandi dimensioni per i beni culturali presso il Centro di Conservazione e Restauro La Venaria Reale. Nel 2014 ha ricevuto il Premio Ravani Pellati per la Fisica dall’Accademia delle Scienze di Torino.