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Istituto Nazionale di Fisica Nucleare - Newsletter INFN 21 - Marzo 2014

RICERCA INTERNAZIONALE: AI LABORATORI DEL GRAN SASSO L'ALTA TECNOLOGIA A CACCIA DI MATERIA OSCURA, PRIMI RISULTATI

DarkSide-50, il nuovo esperimento per la ricerca di materia oscura, ha presentato i primi risultati alla conferenza Dark Matter 2014, in corso questa settimana alla University of California di Los Angeles. DarkSide-50 ha avviato lo scorso novembre la presa dati ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso (LNGS) INFN, dove opera in un ambiente protetto dalla radiazione cosmica, grazie ai 1400 metri di roccia del massiccio montuoso che lo sovrastano. "E' assolutamente rimarchevole - spiega Gioacchino Ranucci, uno dei due coordinatori del progetto, - che in un così breve lasso di tempo sia stato possibile produrre risultati di grande implicazione tecnologica, confermando la confromità delle scelte fatte con le successive fasi di ricerca della materia oscura”. Il materiale attivo su cui si basa l’apparato è Argon liquido alla temperatura di -189 °C, che costituisce il bersaglio per l’interazione delle ipotetiche WIMP (Weakly Interacting Massive Particle), ad oggi i più probabili candidati come particelle costituenti la materia oscura. Il bersaglio è circondato da altri due volumi riempiti, rispettivamente, di scintillatore liquido e di acqua, utilizzati per la riduzione e l’identificazione dei segnali di fondo, cioè di tutte quelle particelle che raggiungono l’esperimento ma che non sono di interesse per lo studio.
DarkSide-50, finanziato con gli essenziali contributi dell’INFN, della National Science Foundation (NSF) e del Department of Energy (DOE), nasce dallo sforzo di una vasta collaborazione internazionale in cui partecipano anche gruppi provenienti da Francia, Polonia, Ucraina, Russia e Cina.

RICONOSCIMENTI: A LUCIANO MAIANI IL PREMIO PONTECORVO DEL JOINT INSTITUTE FOR NUCLEAR PHYSICS

Il fisico teorico Luciano Maiani ha ricevuto a Dubna il prestigioso premio internazionale Bruno Pontecorvo, assegnato ogni anno a fisici di statura mondiale dal Joint Institute for Nuclear Research (JINR), la più importante organizzazione internazionale per la ricerca in fisica nucleare e subnucleare con sede nella Federazione Russa. Il riconoscimento è stato attribuito a Maiani per gli eccezionali meriti scientifici nel campo della fisica delle interazioni elettrodeboli e nella fisica dei neutrini. Nel corso della lectio magistralis che ha seguito la cerimonia di premiazione, Maiani ha delineato le prospettive della fisica teorica e sperimentale dopo la scoperta del bosone di Higgs, sottolineando la necessità di investire in nuove e più potenti macchine acceleratrici, passo imprescindibile per l’avanzamento della conoscenza. Luciano Maiani, professore emerito dell'Università La Sapienza, non solo ha dato contributi fondamentali al progresso della fisica, ma ha anche rivestito importanti incarichi istituzionali, come Presidente dell’INFN, Direttore Generale del CERN e Presidente del CNR.

REGIONI: ROBERTO MARONI IN VISITA AL CERN

Lo scorso 24 febbraio il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, si è recato al CERN di Ginevra dove ha avuto modo di visitare l’esperimento CMS (Compact Muon Solenoid) e il Tunnel dell'acceleratore LHC (Large Hadron Collider), protagonisti in anni recenti della scoperta del Bosone di Higgs, una delle più significative scoperte scientifiche dell'ultimo decennio. "Mi hanno colpito le proporzioni, questo tunnel di 27 chilometri, la velocità, le misure, ma anche la storia di questo luogo, dove si studia l'universo a partire dal Big Bang. E' assolutamente un luogo affascinante che dovrebbe essere sfruttato di più dai nostri studenti”, ha commentato Maroni. "Altra cosa a cui tengo molto, ha concluso Maroni - è l'investimento sui ricercatori, giovani ricercatori che qui vengono e possono mostrare quanto sono capaci, una cosa che voglio fare anche in Lombardia". In Lombardia l’INFN conta due sezioni a Milano, una a Pavia e un gruppo collegato a Brescia, per un totale di circa 400 fisici, che hanno contribuito a molti degli esperimenti di LHC e, in particolare, a ATLAS, CMS e LHCb. Recentemente, inoltre, L’INFN ha firmato un accordo con il Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica (CNAO) di Pavia per realizzare una linea di ricerca congiunta.

UNIVERSITA': ACCORDO TRA INFN E UNIVERSITÀ DI SASSARI

L’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e l’Università degli Studi di Sassari hanno firmato un accordo di collaborazione per promuovere la ricerca scientifica sui temi di comune interesse, finalizzato allo scambio delle conoscenze sviluppate nelle attività di ricerca e alla reciproca assistenza nelle attività di formazione. Grazie a questo accordo unico nel suo genere, favorito tra l'altro dalla presenza a Sassari di personale docente fortemente impegnato nelle attività di ricerca di interesse dell’INFN, tutto l’ateneo e i suoi studenti potranno usufruire di collaborazioni nazionali e internazionali e accedere a strumentazione scientifica all'avanguardia. Tra Università di Sassari e l’INFN è da tempo in atto una proficua collaborazione che coinvolge i docenti di fisica e, in particolare, i docenti del Dipartimento di Chimica e Farmacia. Le attività di ricerca comune vanno dalla fisica delle interazioni fondamentali, alla fisica applicata, fino a medicina, biologia, beni culturali e ambiente. Tra le più recenti si ricorda la collaborazione con il Laboratorio Nazionale del Gran Sasso dell’INFN, l'Università e la sezione INFN di Milano Bicocca per lo studio del piombo dei lingotti romani recuperati dal Relitto di Mal di Ventre nelle acque dalla Sardegna.

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