A PERUGIA GLI ESTREMI SI TOCCANO

Apre sabato la mostra interattiva dedicata alle piu’ potenti e precise macchine della conoscenza

Domani, sabato 19 novembre, apre i battenti a Perugia Estremo - Le macchine della conoscenza, la mostra realizzata dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, dedicata alle grandi e spettacolari macchine costruite dai fisici per indagare i segreti della materia e viaggiare indietro nel tempo, fino ai primissimi istanti dopo il Big Bang.
La mostra, allestita all'Ex Oratorio del Complesso di San Domenico (sede del Museo Archeologico Nazionale dell'Umbria) fino al 22 gennaio, inaugurerà con un evento (sempre al Museo Archeologico, in Sala Cutu, alle ore 16.00) che avrà per protagonisti il ''velista per caso'' Patrizio Roversi e il neopresidente dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Fernando Ferroni.

Estremo è un'esposizione interattiva dedicata alle grandi macchine e infrastrutture della fisica delle alte energie, giganti che uniscono tecnologie avanzatissime, altissima precisione, ricerca di frontiera. La mostra si apre con una grande installazione che, grazie all'effetto del ''chroma key'', fa ''entrare'' negli esperimenti il pubblico, che così si ritrova bersagliato da velocissime particelle nel tunnel di LHC (il titanico acceleratore di particelle del Cern di Ginevra). Oppure si muove sulla Stazione Spaziale Internazionale o sorvola la pampa argentina, dove si trova l'osservatorio di raggi cosmici Auger. O, infine, si immerge nei fondali marini assieme all'esperimento cattura-neutrini Nemo. L'allestimento prosegue attraverso un percorso di immagini, narrazioni e videoinstallazioni interattive che raccontano quanto vi sia di estremo nella fisica delle particelle. Ecco allora i rivelatori costruiti negli abissi marini o nel cuore della montagna per catturare particelle piccolissime e sfuggenti come i neutrini, i satelliti che orbitano oltre l'atmosfera terrestre a caccia di raggi gamma, i grandi osservatori planetari in ascolto dei segnali cosmici e gli acceleratori di altissima precisione costruiti per la cura del cancro e per indagare i segreti delle opere d'arte. L'allestimento è suddiviso in aree tematiche: l'universo estremo e gli strumenti per esplorarlo, LHC la più grande macchina mai costruita per la ricerca scientifica, le tecnologie che nascono dalla ricerca di base e che sono usate per importanti applicazioni in medicina e nei beni culturali. ''La Sezione di Perugia" sottolinea Pasquale Lubrano che ne è il direttore - partecipa attivamente ad alcuni dei principali progetti in cui è coinvolto l'Istituto, dagli esperimenti al CERN (CMS e NA62), al nuovo progetto SuperB, ai grandi esperimenti di astroparticelle nello spazio (AMS e FERMI) e gravitazionali (Virgo), e siamo quindi lieti di poter far conoscere al pubblico della nostra città, grazie a questa mostra, il nostro impegno nella ricerca di frontiera''.