I protagonisti sono gli studenti degli istituti superiori della regione Campania che partecipano al progetto RADIOLAB dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN). Hanno dato appuntamento ai cittadini di Sorrento giovedì 5 giugno in piazza Angelina Lauro. La loro missione sarà spiegare al pubblico che cosa sia la radioattività ambientale e informare i cittadini sulle problematiche connesse alla presenza di radon in ambienti confinati. Con questo evento si chiude il primo anno di attività del progetto nazionale RADIOLAB, dedicato allo studio del radon, al quale partecipano anche i ragazzi dell’Istituto Nautico Nino Bixio di Piano di Sorrento, il Liceo Scientifico Salvemini e il Liceo Artistico Grandi, entrambi di Sorrento.
“Nel corso di questo primo anno di attività – sottolinea Mariagabriella Pugliese, coordinatrice nazionale del progetto – credo che RADIOLAB abbia fornito un notevole contributo alla diffusione della cultura scientifica, fronte sul quale l’INFN è fortemente impegnato, coinvolgendo più di 5000 studenti sulla problematica legata all’esposizione al radon”.
La giornata in piazza sarà preceduta da un incontro nella Sala Convegni dell’Azienda Autonoma di Soggiorno di Sorrento, in programma mercoledì 4, al quale parteciperanno i ricercatori della Sezione di Napoli dell’INFN, che hanno promosso e organizzato queste iniziative, i dirigenti scolastici e le autorità locali. In particolare saranno presenti, oltre a Pugliese, Speranza Falciano della giunta esecutiva dell’INFN, Maria Teresa De Angelis assessore alla pubblica istruzione, Maria Quarto coordinatore locale di RADIOLAB. Entrambe le iniziative, aperte al pubblico, sono realizzate con il patrocinio e grazie alla sponsorizzazione del Comune di Sorrento.
Che cos’è RADIOLAB
È un progetto su scala nazionale di didattica e diffusione della cultura scientifica che coinvolge in misure di radioattività ambientale gli studenti delle scuole superiori di 6 regioni italiane. Vi partecipano 7 sezioni dell’INFN (Cagliari, Catania, Milano, Napoli, Torino, Trieste e Laboratori Nazionali del Sud). Sapere che esiste una radioattività ambientale di origine naturale fa sì che gli studenti, i loro docenti e i loro genitori prendano confidenza con queste tematiche, e imparino ad affrontarle con atteggiamento consapevole e rigoroso.
Il progetto RADIOLAB realizza un vero e proprio percorso che prevede sessioni di lavoro in laboratorio (aule, case, edifici che appaiono particolarmente interessanti al fine della misura della radioattività) per l’acquisizione delle misure e di elaborazione dei dati sperimentali. L’originalità del progetto consiste nel modo in cui si vuole fare comunicazione scientifica, attraverso una didattica integrata con la ricerca scientifica, attuando azioni di orientamento formativo mediante un processo che ricalca le fasi attraverso cui evolve un lavoro di ricerca e realizzando così un legame tra divulgazione, didattica e ricerca sul particolare tema della radioattività. [A.V.]