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L’ITALIA ENTRA IN ESS

Sarà un centro di ricerca multi-disciplinare basato sulla più potente sorgente di neutroni mai realizzata, circa 30 volte più luminosa delle attuali, e consentirà nuove opportunità per i ricercatori nel campo della fisica fondamentale, delle scienze della vita, dell’energia, della tecnologia ambientale e dei beni culturali. È il progetto ESS (European Spallation Source) e l’Italia vi parteciperà con il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (MIUR), e con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) ed Elettra Sincrotrone Trieste. La European Spallation Source rappresenterà un’opportunità non solo per il mondo della ricerca scientifica ma anche per le industrie di alta tecnologia del nostro Paese. “Riteniamo che la partecipazione italiana a un progetto importante come ESS – sottolinea Antonio Zoccoli, vicepresidente dell’INFN – sia assolutamente strategica per il nostro paese: da una parte, infatti, garantirà ai nostri ricercatori nuove opportunità in diversi campi della ricerca fondamentale ed applicata, dall’altra costituirà un’opportunità unica per le nostre industrie di alta tecnologia che potranno contribuire alla costruzione di ESS”. Si tratta di un progetto pan-europeo del valore di 1,84 miliardi di euro, cui partecipano almeno 17 stati. Il contributo dell’Italia sarà è pari al 6% del costo totale, di cui l’80% sarà in-kind, cioè attraverso la fornitura di parti della macchina. L’infrastruttura, la cui realizzazione inizierà nel 2014 e durerà circa dieci anni, sarà costruita a Lund in Svezia, mentre il centro di supercalcolo che gestirà i dati avrà base a Copenaghen, in Danimarca.

NUOVO TOUR INTERNAZIONALE PER L’“ITALIA DEL FUTURO”

dono della massaCOMUNICATO STAMPA: Inaugura oggi a Stoccolma l’edizione rinnovata e arricchita della mostra sulle eccellenze scientifiche italiane. Un innovativo percorso per scoprire l’eccellenza scientifica italiana: anche nel 2014 l’“Italia del futuro” parte per un tour all’estero, in occasione del Semestre di Presidenza Italiana dell’Unione Europea, e porta il pubblico in un viaggio dalla fisica delle particelle alla robotica, dalla salute alle tecnologie per i trasporti, alla tutela dei beni archeologici e culturali. La prima tappa del tour è il Museo della Scienza e della Tecnologia Tekniska Museet di Stoccolma, dove, a partire da domani, la mostra sarà visitabile fino al 24 agosto. La mostra, completamente rinnovata rispetto alla precedente edizione, presenta oltre 20 postazioni interattive dedicate a tecnologie o progetti in cui l’Italia ricopre un ruolo di primo piano. L’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) partecipa a l’“Italia del futuro” con l’installazione “Il dono della massa”, il primo exhibit interattivo al mondo che cerca di spiegare come funziona il complicato meccanismo fisico che permette alle ‘cose’ dell’universo di avere una massa, il cosiddetto “meccanismo di Higgs”; un magnete costruito per AMS, l’esperimento sulla Stazione Spaziale Internazionale per studiare l’antimateria primordiale e la materia oscura; un cristallo dell’esperimento CMS del Cern di Ginevra; e una postazione virtuale, che permette di visitare i Laboratori Nazionali del Gran Sasso. Nel nuovo percorso espositivo tra le varie esperienze è poi possibile rivivere i primissimi istanti dell'Universo o testare un tessuto autopulente, che è stato sottoposto a un processo di ceramizzazione. Grazie a un'installazione di realtà virtuale, sarà possibile esplorare la cultura etrusca. Nel campo della robotica, ci si potrà cimentare in una piccola scalata robotizzata su una parete verticale. Il visitatore conoscerà iCub - il robot-bambino umanoide che fornisce un banco di prova per la ricerca sulla cognizione umana e l'intelligenza artificiale, o il robot-pianta Plantoide, che si basa sostanzialmente sulla morfologia del sistema radicale della pianta, o infine Dustbot, un robot progettato per eseguire un servizio “on demand” di raccolta dei rifiuti porta a porta. Promossa dal Ministero degli Affari Esteri e realizzata dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) in collaborazione con l’INFN, l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) e la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, la mostra permette di rileggere l’eredità di secoli di ingegno, restituendo l’immagine di un'Italia in cui il progredire della conoscenza diventa strumento per migliorare la qualità della vita dell'intera società. (c.p.)

Per informazioni sulle tappe: http://www.italiadelfuturo.cnr.it

MASSIMO CARPINELLI ELETTO RETTORE DELL’UNIVERSITA' DI SASSARI

Massimo Carpinelli, dal 2011 presidente della Commissione Nazionale V dell’INFN, impegnata nella ricerca tecnologica, è stato eletto Rettore dell’Università degli Studi di Sassari. Nato a Benevento nel 1964, laureato in fisica, Carpinelli è professore ordinario all’Università di Sassari, dove è stato preside della Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali. Durante la sua carriera, ha svolto attività di ricerca nell’ambito della fisica delle alte energie, in particolare nello sviluppo di nuovi rivelatori di particelle. Ha lavorato in grandi progetti e collaborazioni internazionali, tra cui il rivelatore Aleph al Cern di Ginevra e l’esperimento Babar allo Slac della Stanford University, in California.

LA RUSSIA ENTRA A FAR PARTE DI ESRF

Si arricchisce del contributo della Federazione Russa il progetto internazionale European Synchrotron Radiation Facility (ESRF, http://www.esrf.eu ), a Grenoble, in Francia. L’annuncio è stato dato nei giorni scorsi in occasione della riunione del Council di ESRF del quale l'Italia è Paese membro rappresentato da CNR e INFN. L’ingresso della Russia è un passo significativo verso una sempre maggiore internazionalizzazione di questo ambizioso progetto, che rappresenta una punta di diamante a livello mondiale nelle attività di ricerca con luce di sincrotrone e delle sue applicazioni. ESRF è la più potente sorgente di luce di sincrotrone in Europa ed è un programma di ricerca condiviso da venti Paesi. Si tratta di una infrastruttura dedicata alla produzione di raggi X per ricerche e applicazioni in varie discipline, che risponde a domande ed esigenze provenienti sia dal mondo della ricerca sia dal mondo industriale. Il laboratorio è dotato di più di 40 stazioni sperimentali lungo le linee di fascio, alle quali lavorano fisici e scienziati dei materiali, ma anche biologi, medici, archeologi, geofisici e ricercatori di aziende private.

E' MORTO BRUNO ZUMINO

Il fisico Bruno Zumino, professore emerito all’Università della California, Berkeley, è morto sabato 21 giugno, all’età di 91 anni, nella sua casa di Berkeley. Zumino è considerato il padre della teoria chiamata Supersimmetria, la teoria principale candidata a unificare le forze fondamentali della natura ma ancora in attesa della conferma sperimentale. Lo ricorda Antonio Masiero, fisico teorico e vicepresidente dell’INFN “Quando nel ‘79 incontrai Bruno Zumino per la prima volta nei corridoi del CERN, era già famoso, era il papà della Supersimmetria (SUSY) perché, insieme con Wess, qualche anno prima, nel ‘74, aveva scritto la prima teoria SUSY  quantistica di campi interagenti (la prima nel mondo “occidentale” perché, poco prima, in URSS,  Volkov e Akulov avevano già introdotto SUSY, ma a quel tempo la comunicazione tra i due lati della cortina di ferro era molto difficile).


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