INAUGURATO IL CENTRO NAZIONALE INFN DI TRENTO ALLA PRESENZA DEL MINISTRO PROFUMO


Avrà sede a Povo e potrà contare sulle attrezzature e sulle competenze dei centri di ricerca trentini. Una settantina i ricercatori coinvolti direttamente nel nuovo centro. Progetti in vista nel campo della ricerca spaziale, del supercalcolo, della biomedicina e della fotonica. Firmata una dichiarazione d’intenti tra INFN, Università, Fondazione Kessler e ATreP per lo sviluppo di nuove attività all’interno del centro.

Trento, 15 gennaio 2013 – È stato inaugurato oggi nell’Aula Magna del Polo scientifico e tecnologico Ferrari dell’Università di Trento, il Trento Institute for Fundamental Physics and Application (TIFPA), il nuovo centro dell’INFN dedicato alla ricerca in fisica delle particelle e allo sviluppo di tecnologie d’avanguardia nei settori della sensoristica, della ricerca spaziale, del supercalcolo e della biomedicina. Il TIFPA nasce dalla collaborazione tra l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), l’Università di Trento, la Fondazione Bruno Kessler e l’Agenzia provinciale di Trento per la Protonterapia (ATreP).
Il nuovo centro svolgerà ricerche sia nell’ambito della fisica di base, sia in quelli dell’innovazione e del trasferimento tecnologico, sfruttando infrastrutture, competenze e risorse umane già esistenti presso gli enti trentini partecipanti e potenziando specifici settori di intervento. Il Centro potrà contare, ad esempio, sulle infrastrutture del Centro Materiali e Microsistemi e dello European Center for Theoretical Physics della Fondazione Bruno Kessler e anche sulla nuova macchina per la protonterapia medica che entrerà in funzione entro la fine del 2013.
Alla cerimonia di inaugurazione del Centro sono intervenuti i rappresentanti delle istituzioni di ricerca coinvolte: il rettore dell’Università di Trento Davide Bassi, il presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Fernando Ferroni, il segretario generale della Fondazione Bruno Kessler, Andrea Simoni, e il direttore dell’Agenzia Provinciale per la Protonterapia, Renzo Leonardi. Hanno portato il loro saluto anche il presidente della Provincia autonoma di Trento, Alberto Pacher e il direttore del Dipartimento di Fisica dell’Università di Trento, che ospita il Centro, Lorenzo Pavesi.
A sottolineare l’importanza strategica di questa nuova apertura – sia per le potenzialità di sviluppo dal punto di vista scientifico, sia sul versante della sinergia tra istituzioni – la presenza del ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Francesco Profumo, che è intervenuto al termine della cerimonia, subito dopo la firma di una specifica dichiarazione d’intenti tra INFN, Università di Trento, Fondazione Kessler e l’Agenzia provinciale di Trento per la Protonterapia. La dichiarazione apre formalmente la strada a future e più intense collaborazioni tra le istituzioni, che potranno realizzarsi nell’ambito del nuovo centro.
Il Trentino si conferma, ancora una volta, laboratorio ideale per ospitare nuove iniziative scientifiche, anche grazie all’esperienza maturata nel trasferimento tecnologico verso il mondo imprenditoriale e dei servizi.
«In un momento così difficile per il Paese – ha dichiarato Fernando Ferroni, presidente dell'INFN – il TIFPA rappresenta una scelta di eccellenza scientifica e di innovazione. Nasce così, anche grazie alla capacità di ricerca e ai collegamenti internazionali dell'INFN, un Centro con ambizioni di ricerca di punta. Una struttura che promuoverà anche il trasferimento della conoscenza alla società e avrà la capacità di attrarre finanziamenti europei. Il TIFPA, con il suo auspicabile successo, potrà suggerire altre iniziative in Italia in cui la sinergia di soggetti diversi e qualificati aiuti a fare sistema con le più importanti realtà scientifiche e industriali del territorio».
«È per me motivo di particolare piacere partecipare, poco prima del termine del mio mandato di rettore, alla costituzione del centro INFN di Trento – ha commentato il rettore dell’Università di Trento, Davide Bassi. Questo centro è il frutto di un intenso lavoro avviato oltre due decenni fa e che ha fin qui prodotto numerosi e qualificati progetti di ricerca. L'Ateneo trentino e, in particolare, il Dipartimento di Fisica sapranno trarre giovamento dal consolidamento della presenza INFN a Trento e questo potrà creare interessanti opportunità specialmente per i nostri giovani ricercatori. Rilevo con piacere che siamo riusciti a impostare un progetto di ampio respiro che coinvolge anche altri gruppi di ricerca che operano in Trentino, anche al di fuori dei confini dell'Ateneo».
«La costituzione del TIFPA – sottolinea il segretario generale della Fondazione Bruno Kessler, Andrea Simoni – è la naturale conseguenza di una importante e qualificata collaborazione fra INFN e FBK; collaborazione partita negli anni ’90 con lo sviluppo dei rivelatori a microstriscia, che l’INFN ha progettato e FBK ha prodotto, per importanti esperimenti del CERN (AMS e ALICE). Da allora il legame fra INFN e FBK si è via via rafforzato tramite progetti e strategie comuni basati sia su microsistemi elettromeccanici (MEMS) che su tecnologie di supercalcolo (HPC)».
«Da molti anni Trento e le sue istituzioni scientifiche auspicavano che la collaborazione con l’INFN si formalizzasse attraverso un suo coinvolgimento organico e sistematico. Il TIFPA rappresenta la giusta risposta a tali aspettative», ha aggiunto Renzo Leonardi, direttore dell’Agenzia Provinciale Per la Protonterapia. «Le apparecchiature installate nel centro di protonterapia, con le loro camere isocentriche, sono finalizzate in primissimo luogo al loro impiego clinico nella lotta contro numerosi tumori radiosensibili. Il centro disporrà, tuttavia, anche di una linea orizzontale sperimentale. Le attività di ricerca pianificabili attorno al fascio sperimentale di protoni sono molteplici. Si potranno certamente sviluppare, anche tramite il TIFPA, efficaci e qualificanti collaborazioni a livello nazionale e internazionale, nell’ambito di opportuni accordi e compatibilmente con i piani di ricerca nel settore medico e biomedico propri del centro».
«Il TIFPA è un esempio di come l’unione faccia la forza. La collaborazione tra l’eccellenza della ricerca di base dell’INFN con i suoi molteplici contatti internazionali e le straordinarie competenze tecnico-scientifiche presenti nel Trentino grazie a decenni di investimenti mirati permetterà di competere meglio a livello internazionale, sia nel settore della ricerca di frontiera che delle applicazioni di interesse economico e sociale, attraendo i migliori ricercatori del settore, dall’Italia e dall’estero», ha commentato Roberto Battiston, presidente della commissione di fisica astroparticellare dell’INFN, che da novembre si è trasferito all’Università di Trento.