L’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare celebra il suo 70° anniversario. Ad aprire la stagione di celebrazioni è stata la conferenza-spettacolo “70 anni di conoscenza dell’universo”, in scena ieri sera, 29 settembre, all’Auditorium Parco della Musica di Roma, nella cornice del Festival delle Scienze di Roma.
La serata si è aperta con un dialogo tra il Ministro dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa e il Presidente dell’INFN Antonio Zoccoli sul futuro della ricerca italiana, durante il quale è stata sottolineata l’importanza della ricerca fondamentale, dei progetti d’avanguardia e delle grandi infrastrutture, e soprattutto della valorizzazione delle nuove generazioni di ricercatrici e ricercatori che potranno contare sull’impegno del Ministero e del Governo nel mettere in campo iniziative strutturate che favoriscano lo sviluppo e la crescita dei loro progetti e delle loro carriere scientifiche in Italia.
“La ricerca fondamentale deve essere prima di tutto finanziata, - ha sottolineato il Ministro Maria Cristina Messa - ieri abbiamo pubblicato il primo bando nazionale volto a finanziare solo questa ricerca: sulla scia dell’European Research Council, è uno dei metodi per dare ai nostri ricercatori stimoli e prospettive”. “Bisogna sicuramente programmare di più, non possiamo continuare ad avere un finanziamento e un’organizzazione della ricerca a picchi e bassi perché questo non dà certezze. Se riuscissimo a programmare su cinque anni, come stiamo cercando di fare, sarebbe un bel cambio di passo”, ha concluso Messa.
L’evento, moderato da Marco Cattaneo, ha ripercorso la storia dell’INFN e della fisica italiana attraverso preziose memorie e contributi di Enrico Fermi, Edoardo Amaldi, Carlo Rubbia, Antonino Zichichi, e il racconto emozionante e appassionato di alcuni dei suoi protagonisti: Fabiola Gianotti, Fernando Ferroni, Enzo Iarocci, Luciano Maiani, Lucia Votano, e i Premi Nobel per la Fisica Arthur McDonald e Barry Barish che oggi continuano a collaborare con l’INFN. Ma ha anche guardato al futuro con il contributo dei giovani ricercatori Leonardo Di Venere, Valentina Mariani, Eugenia Naselli, Gaia Pupillo e Andera Tesi.
Dalla sua nascita, l’8 agosto del 1951, ad oggi, l’INFN ha contribuito in modo determinante a segnare il passo della storia della fisica fondamentale. Affondando le sue radici nell’intreccio tra due filoni di ricerca, la fisica del nucleo dell’atomo e quella delle particelle cosmiche, l’Istituto fin da subito è venuto a rappresentare un punto di riferimento per la comunità scientifica e una solida base per la costruzione dei successi ottenuti dalla fisica negli anni a seguire, in Italia e all’estero nel contesto di sempre più estese collaborazioni internazionali. Attraverso percorsi impegnativi e vie ancora mai battute, e proprio per questo ancora più affascinanti, la sua comunità ha ottenuto importanti risultati, che hanno portato anche a Premi Nobel.
“Fin dalla sua fondazione, l’INFN ha contribuito fortemente a scrivere la storia della fisica fondamentale, con un ruolo di primo piano nelle maggiori imprese e nelle scoperte storiche, come quella del bosone di Higgs al CERN e delle onde gravitazionali delle collaborazioni Virgo e Ligo, costruendo e condividendo nuove conoscenze e accelerando l'innovazione tecnologica”, commenta Antonio Zoccoli, Presidente dell’INFN. “Grazie all'impegno e alla dedizione con cui ha lavorato tutta la sua comunità e grazie alle sue grandi infrastrutture di ricerca e di calcolo, l'INFN ha saputo costruire un’eccellenza, fatta di competenze scientifiche, capacità tecnologiche e grande visione, che oggi viene riconosciuta in tutto il mondo”. “Sono state queste caratteristiche a ispirare e guidare sempre il nostro Istituto, consentendoci di costruire una tradizione solida che continuiamo a coltivare, sostenendo grandi progetti, come quelli per la realizzazione dell’Einstein Telescope e di Eupraxia, recentemente inclusi nella roadmap ESFRI, e di un futuro acceleratore al CERN ancora più potente di Lhc”. “La nostra volontà e il nostro impegno saranno sempre rivolti a spingere oltre le frontiere della conoscenza, disegnando percorsi inediti per trovare risposte alle domande ancora aperte sul nostro universo, e per sviluppare nuovi strumenti che diventino anche un bene comune della società”, conclude Zoccoli.
L’INFN proseguirà le celebrazioni per il 70 anniversario, con un anno con iniziative ed eventi in molte città italiane, che coinvolgeranno tutta la sua comunità nei Laboratori Nazionali e nelle Sezioni dell’Istituto.
“Abbiamo immaginato un anno di celebrazioni come un ampio progetto diffuso, nel tempo e nello spazio, di valorizzazione della ricerca scientifica e partecipazione pubblica alla conoscenza”, spiega Antonio Zoccoli. “Grazie a iniziative di condivisione della storia, dei metodi, dei progetti e dei risultati scientifici e tecnologici della ricerca in fisica fondamentale, vogliamo che tutto ciò che in questi settant’anni la comunità dell’INFN ha saputo realizzare diventi ancor più patrimonio di tutti i cittadini, bambini, ragazzi e adulti, anche attraverso il racconto dei suoi protagonisti e il dialogo e il confronto con loro”. “Da Enrico Fermi ed Edoardo Amaldi, ai nostri giorni, la storia dell’INFN è la storia della fisica, una storia che ha contribuito e continua a contribuire alla nostra cultura e al nostro progresso”, conclude Zoccoli.
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