È stata inaugurata oggi, 11 ottobre, a Palazzo delle Esposizioni di Roma, la mostra Incertezza. Interpretare il presente, prevedere il futuro, a cura dell’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e co-prodotta da Azienda Speciale Palaexpo e INFN. La mostra rientra nel più ampio progetto promosso da Roma Culture e concepito e organizzato da Azienda Speciale Palaexpo Tre stazioni per Arte-Scienza, dedicato all’incontro tra scienza, arte e società, declinato attraverso tre diverse prospettive: quella storica con la mostra La scienza di Roma. Passato, presente e futuro di una città, quella artistica con la mostra Ti con zero, e quella, appunto, della ricerca scientifica di frontiera, con la mostra Incertezza, realizzata con la partecipazione di EGO European Gravitational Observatory, EPIcx lab-INSERM Institut National de la Santé et de la Recherche Médicale, GSSI Gran Sasso Science Institute, e Sony CSL Paris, e la collaborazione di Società Cooperativa Bilanciai. Le tre mostre, i cui ambienti espositivi sono stati ideati dallo studio Formafantasma, saranno aperte al pubblico dal 12 ottobre al 27 febbraio 2022.
La categoria dell’incertezza permea la visione scientifica moderna, e in particolare proprio quelle scienze che vengono - impropriamente - chiamate ‘esatte’. Le informazioni sul mondo, infatti, sono frutto di osservazioni e misure che hanno sempre un margine di incertezza. Questo può essere valutato e ridotto, ma mai eliminato del tutto, perché trae origine da fluttuazioni casuali che accompagnano inevitabilmente i fenomeni naturali e le stesse procedure osservative.
A partire dal Settecento, gli scienziati hanno scoperto come imbrigliare il caso attraverso la logica e la probabilità. Grazie allo sviluppo di metodi matematici e statistici che incorporano l’incertezza relativa ai singoli elementi di un insieme e la superano nella descrizione collettiva, la scienza ha acquisito la capacità di descrivere e prevedere il comportamento quantitativo di sistemi naturali e umani sempre più complessi. La rivoluzione quantistica, poi, ha mostrato come il caso si annidi anche al livello dei costituenti fondamentali del mondo fisico, evidenziandola come una caratteristica intrinseca ed essenziale della natura.
Ma l’incertezza non è solo un concetto scientifico: è anche un aspetto centrale della nostra esistenza. I rapidi cambiamenti in atto, e in modo ancor più dirompente gli effetti sulla nostra vita della attuale pandemia, hanno reso pervasivo e persistente il tema dell’incertezza, collocandolo al centro degli sforzi di interpretazione della contemporaneità.
Il progetto Incertezza. Interpretare il presente, prevedere il futuro porta in mostra alcune delle molteplici sfaccettature di questa categoria fondamentale del mondo naturale e quindi sociale, e i metodi, i modi e gli strumenti che la scienza, dovendo fare i conti con essa, ha sviluppato per imbrigliarla e gestirla in modo sempre più efficace.
Il percorso espositivo
La mostra Incertezza si articola in sette sezioni tematiche, che condurranno il visitatore a scoprire come la categoria dell’incertezza si intersechi con i metodi e i modelli mediante i quali la scienza ci permette di comprendere la realtà e di fare previsioni sui fenomeni naturali e sociali.
Il percorso si apre con lo spazio Misurare l’incertezza. Quando, tra Otto e Novecento, è sorta la necessità di misurare il mondo in maniera sempre più accurata, l’incertezza ha fatto irruzione nelle scienze esatte, e ci si è posti il problema di valutarla e quantificarla. La ricerca della precisione è diventata così anche una conquista dell’errore. Il percorso si snoda tra oggetti iconici come la sfera di silicio usata per ridefinire le unità di misura campione, e i più sofisticati apparati sperimentali della fisica contemporanea, come uno degli specchi dell’interferometro Virgo, grazie al quale sono state osservate per la prima volta le onde gravitazionali.
Nella sezione su La logica del caso si scopre come la prima fonte di incertezza nella conoscenza quantitativa del mondo sia rappresentata dalle fluttuazioni casuali che accompagnano inevitabilmente i fenomeni naturali. Nel corso dei secoli, si è capito, grazie alla teoria della probabilità, che queste fluttuazioni sono descritte da leggi matematiche, e che il caso può essere domato. In esposizione, gli scritti di Galileo sul gioco dei dadi, gli appunti di Bruno de Finetti sulla probabilità nei pronostici calcistici, e un divertente strumento per visualizzare le incertezze statistiche, la macchina di Galton.
La fisica del Novecento ci ha insegnato che esistono, nelle profondità del reale, delle Incertezze fondamentali: a queste è dedicata la terza sezione della mostra. La rivoluzione quantistica ha spinto la descrizione probabilistica fino al livello dei costituenti elementari del mondo, mostrando come vi siano in natura margini ineliminabili di indeterminazione. Sarà una grande installazione immersiva e interattiva, progettata e realizzata in collaborazione con lo studio Dotdotdot, a coinvolgere il visitatore nel mondo delle particelle, attraverso una rappresentazione metaforica del collasso della funzione d’onda, uno dei concetti base della meccanica quantistica.
L’incertezza riguarda soprattutto il futuro. Tanto più se i sistemi di cui vogliamo conoscere l’evoluzione nel tempo sono soggetti al Caos (scientificamente inteso). Nella sezione dedicata a questo tema si vedrà come impercettibili incertezze iniziali possano condurre a esiti profondamente diversi, limitando la portata temporale delle nostre previsioni. Un’esperienza interattiva di visualizzazione dei moti caotici affiancherà una grande e scenografica proiezione sulle tecniche usate in meteorologia, un ambito della scienza e della vita quotidiana dominato dal caos.
L’attualità ci espone continuamente a situazioni e processi di enorme complessità: la scienza si è attrezzata con modelli sempre più raffinati per descriverli e la necessaria potenza di calcolo per analizzare questi fenomeni. Nella sezione Simulare e prevedere il visitatore scoprirà, grazie a installazioni interattive, sviluppate e realizzate con lo studio Limiteazero, come si può simulare un terremoto, come si modellizza la diffusione di un’epidemia e come si studia l’evoluzione dei cambiamenti climatici su scala planetaria.
La rivoluzione dei dati ha reso disponibile un’immensa quantità di informazioni su quasi tutti gli aspetti della nostra vita sociale e personale. Siamo, in modo più o meno consapevole, soggetti ad algoritmi, basati su potenti strumenti statistici e informatici, che cercano di descrivere quantitativamente e prevedere i nostri comportamenti, con vari gradi di incertezza. Nella sezione Persone e Dati, il visitatore farà esperienza in modo interattivo del funzionamento di alcuni di questi algoritmi, di profilazione e raccomandazione, finalizzati a indovinare ma anche a indirizzare le sue scelte.
E nulla sfugge all’incertezza, neanche l’universo, inteso come un tutto. Grazie alle più recenti evidenze osservative nel campo della cosmologia, la domanda su quale sia il destino del nostro universo ha acquisito connotati scientifici più solidi, ma rimane tuttora inevasa. Nell’ultima sezione della mostra, Futuri cosmici, un suggestivo video racconterà i possibili scenari futuri del nostro universo, accompagnando il visitatore verso la conclusione di questo viaggio verso la conoscenza della cangiante, pervasiva e irriducibile incertezza.
Iniziative ed eventi collaterali. Come già sperimentato nel corso dei programmi degli ultimi anni, l’intento dell’Azienda Speciale Palaexpo è promuovere la partecipazione di diversi pubblici, la commistione tra diversi saperi, il superamento dell’idea stessa di ‘mostra’ verso un’esperienza che coniughi gli aspetti espositivi con quelli pedagogici e performativi. Per questo motivo le mostre saranno accompagnate da un ampio programma di laboratori, conferenze, eventi e rassegne cinematografiche, nonché da un ricco palinsesto digitale.