Oggi, 1° giugno, il Presidente dell’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Antonio Zoccoli, entra in carica come Presidente della CONPER, la Consulta dei Presidenti degli Enti pubblici di Ricerca, che ha il compito di supportare il Governo nel promuovere, sostenere e rilanciare le attività nel settore della ricerca e di formulare proposte per la redazione, l’attuazione e l’aggiornamento del Programma Nazionale della Ricerca. Zoccoli è stato eletto all’unanimità dai Presidenti nel corso dell’ultima riunione della CONPER, lo scorso 4 maggio. A passargli il testimone, alla scadenza del mandato, il Presidente dell’ISPRA Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Stefano Laporta, che guidava la CONPER dal 2019.
“Ringrazio i colleghi Presidenti per la fiducia accordatami con la nomina alla guida della CONPER - commenta il Presidente dell’INFN Antonio Zoccoli - e ringrazio il Presidente uscente Stefano Laporta per il grande lavoro svolto e il supporto che ci ha dato in un momento estremamente difficile e complesso come quello che abbiamo vissuto nell’ultimo anno”. “Assumo questo incarico con profondo senso di responsabilità, ancor più ora che abbiamo davanti a noi una sfida importantissima, di cui il nostro Paese ci deve vedere protagonisti”. “La crisi sanitaria che ha colpito il mondo ha mostrato chiaramente il ruolo centrale che la ricerca scientifica ha e deve avere per la nostra società: il Piano di Ripartenza e Resilienza è un’opportunità unica per il rilancio del nostro Paese e della ricerca, che deve fare la sua parte, con impegno e serietà, creando sinergie per mettere a frutto nel modo migliore le risorse che saranno investite”.
Antonio Zoccoli è presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) dal luglio 2019. Professore di fisica all'Università degli Studi di Bologna, già membro della giunta esecutiva dell’INFN e direttore della Sezione INFN di Bologna, svolge attività di ricerca sperimentale nel campo della fisica fondamentale, nucleare e subnucleare, ed è stato membro di diverse collaborazioni internazionali, al Rutherford Lab nel Regno Unito, al CERN di Ginevra e al laboratorio DESY di Amburgo. Dal 2005 è membro della collaborazione ATLAS al CERN che, insieme alla collaborazione CMS, ha annunciato la prima osservazione del bosone di Higgs, nel luglio 2012. Dal 2008 presiede la Fondazione Giuseppe Occhialini per la diffusione della cultura della fisica.