Ci ha improvvisamente lasciati il 9 novembre Raffaele Tripiccione, per tutti Lele, ricercatore dell’INFN e professore all’Università di Ferrara, già Direttore della Sezione di Ferrara dell’INFN dal 2017 al 2020.
“Conoscevo Lele da più di quarant’anni, dai tempi in cui eravamo studenti all'Università di Pisa”, ricorda Diego Bettoni, della Giunta Esecutiva dell’INFN. “Con lui ho condiviso momenti importanti della mia vita professionale, prima tra tutte l'esperienza nel Consiglio Direttivo dell'INFN, al quale Lele ha dato un contributo molto significativo con la saggezza, la pacatezza e la signorilità che lo contraddistinguevano. Sapeva affrontare con leggerezza e ironia anche le questioni più complesse. In questo momento di grande dolore il mio pensiero va ad Angela e ai figli”.
“Lele e io ci conoscevamo da molto tempo, - ricorda Roberto Calabrese, Direttore della Sezione INFN di Ferrara - entrambi studenti di Fisica a Pisa a fine anni ’70. Le nostre strade si erano poi separate, ma la sorte ci ha fatto ritrovare quando Lele è arrivato come professore all’Università di Ferrara nel 2000. Abbiamo lavorato molto insieme in anni recenti, condividendo scelte e responsabilità riguardanti la Fisica a Ferrara, lui come Direttore della Sezione dell’INFN e io come Direttore del Dipartimento universitario. Lo ricorderò per sempre non solo per le sue doti professionali, ma anche per la sua umanità e la capacità di affrontare con serenità e lucidità qualunque problema. Era un punto di riferimento per la Sezione e il Dipartimento e ci mancherà molto”.
“Raffaele è stato per me come un fratello più giovane, con cui ho condiviso avventure scientifiche e la quotidianità della vita accademica nell’arco di quarant’anni, prima a Pisa e poi a Ferrara”, ricorda Giovanni Fiorentini, già Direttore della Sezione di Ferrara e dei Laboratori Nazionali di Legnaro. “Era un dei pochi che sapesse coniugare la fisica teorica con l’elettronica, in questo campo diede contributi importantissimi al progetto APE e si affermò come esperto mondiale. Era curioso di ogni aspetto di scienza e tecnologia, sempre pronto a discutere nuove idee e capace di comprenderne velocemente gli aspetti essenziali. Dotato di una personalità affabile e serena, sempre equilibrato in ogni giudizio, un gentiluomo pronto a smussare ogni problema con una punta di ironia, era amato dagli studenti e aveva un rapporto cordiale con tutti i colleghi. La disgrazia ha portato via ai suoi cari, agli amici e alla comunità scientifica una bella persona”.
Raffaele Tripiccione aveva studiato fisica all’Università di Pisa, laureandosi nel 1980 e frequentando poi la Scuola di Perfezionamento della Scuola Normale Superiore. Dopo un periodo di ricerca al laboratorio Fermilab, negli Stati Uniti, aveva svolto la prima parte della sua carriera scientifica all’INFN, a Pisa. Dal 2000 era professore all'Università di Ferrara. I suoi interessi scientifici erano legati soprattutto allo studio teorico e computazionale dei sistemi complessi, spaziando negli anni dalle teorie di gauge sul reticolo alla dinamica dei fluidi in regime turbolento, ai sistemi di spin. È stato uno dei pionieri dell'utilizzo di metodi computazionali avanzati nello studio di sistemi fisici, interessandosi anche di sviluppo di sistemi di calcolo dedicati per la modellazione fisica. Recentemente aveva iniziato a occuparsi di computazione quantistica, vista soprattutto come un potenziale strumento di studio e simulazione di sistemi fisici per i quali i metodi di calcolo classico non sono in grado di fornire soluzioni soddisfacenti. Nel contesto delle scienze e tecnologie quantistiche, svolgeva un ruolo di coordinamento di tutte le attività dell'INFN.