Preservare il patrimonio culturale europeo utilizzando le tecnologie digitali più innovative attualmente disponibili e mettendo a sistema le risorse di molti centri e istituti europei: sarà questo l’obiettivo del Centro di Competenza 4CH, lanciato nel corso dell’evento conclusivo dell’omonimo progetto europeo, una due-giorni che si è tenuta tra il 28 e 29 novembre nella sede della Commissione Europea a Bruxelles. Il progetto 4CH Competence centre for the Conservation of Cultural Heritage, coordinato dall’INFN e lanciato nel 2021, aveva, infatti, come scopo proprio la preparazione del Centro di Competenza: ha tracciato la strada da percorrere per la costituzione del Centro, che verrà formalizzato il prossimo anno, e ha indicato come opererà.
Il Centro prevederà una collaborazione tra arte, scienza e tecnologia che consentirà la creazione di modelli tridimensionali dei più importanti siti e monumenti europei. Questi modelli saranno integrati con informazioni sulla storia del sito o del monumento, sui risultati delle analisi diagnostiche sulla struttura e sui materiali che lo compongono, per creare una documentazione esaustiva, sempre aggiornata. Questi dati saranno a disposizione di studiosi ed esperti in varie discipline per monitorare lo stato di salute del nostro patrimonio culturale, valutare i rischi a cui è sottoposto e definire interventi di restauro o ricostruzione in caso di danni causati da disastri ambientali o degrado naturale.
Fra i risultati del progetto 4CH, grazie al CNAF (il centro di calcolo dell’INFN), è stata presentata un prototipo di piattaforma cloud in grado di ospitare i servizi offerti dal Centro, in cui sono attualmente stati integrati e federati alcuni esempi di servizi, come il visualizzatore di modelli 3D offerto dal partner “Inception”, il servizio per la gestione della documentazione prodotta dal progetto e quello per la visualizzazione in tempo reale dei rischi a cui sono esposti i principali siti e monumenti.
“4CH è stato un importante progetto per l’INFN e per la sua rete dedicata ai beni culturali CHNet,” racconta Francesco Taccetti, ricercatore della sezione INFN di Firenze e coordinatore di 4CH. “Per due anni, siamo stati capofila di un progetto che ha coinvolto 19 membri di 13 stati dell’Unione Europea, tra cui anche soggetti privati, e che si conclude con successo, aprendo la strada all’implementazione del Centro di Competenza.”
Il Centro di Competenza 4CH sarà presto di supporto a istituzioni e professionisti impegnati nella conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale.