Euclid, la missione spaziale dell’ESA, European Space Agency, a cui per l’Italia partecipano l’INFN insieme all’ASI, Agenzia Spaziale Italiana, e all’INAF, Istituto Nazionale di Astrofisica, ha rivelato il primo dettaglio del grande atlante dell’universo che sta realizzando grazie alle sue spettacolari osservazioni.
Questo primo frammento della mappa cosmica, un enorme mosaico di 208 gigapixel, mostra già circa 100 milioni di sorgenti astrofisiche: dalle stelle nella nostra Via Lattea a galassie lontane decine, centinaia e migliaia di milioni di anni luce. Circa 14 milioni di queste galassie saranno utilizzate da Euclid per studiare l’influenza nascosta della materia oscura e dell’energia oscura sull'universo.
Le nuove straordinarie immagini sono state presentate oggi, 15 ottobre, al Congresso Astronautico Internazionale di Milano dal Direttore Generale dell'ESA Josef Aschbacher e dal Direttore Scientifico Carole Mundell.
Il mosaico è composto da 260 osservazioni effettuate tra il 25 marzo e l'8 aprile 2024. In sole due settimane, Euclid ha coperto 132 gradi quadrati del Cielo Australe, più di 500 volte l'area della Luna piena, riuscendo a catturare un numero incredibile di oggetti in grande dettaglio. Ingrandendo molto in profondità il mosaico, è infatti possibile vedere chiaramente la struttura intricata di una galassia a spirale. Inoltre, un tratto speciale visibile nel mosaico sono le tenui nubi tra le stelle nella nostra galassia, chiamate anche “cirri galattici”, che appaiono in azzurro chiaro sullo sfondo nero dello spazio e che sono costituiti da un mix di gas e polvere. Euclid è in grado di vedere queste nubi con la sua telecamera super sensibile alla luce visibile perché riflettono la luce ottica della Via Lattea. Le nubi brillano anche nella luce infrarossa e nelle microonde, come visto dalle missioni Herschel e Planck dell’ESA.
Questo mosaico rappresenta appena l’1% dell’ampia indagine che Euclid condurrà nei prossimi sei anni, durante la quale, osserverà forme, distanze e movimenti di miliardi di galassie fino a 10 miliardi di anni luce da noi. Così Euclid creerà la più grande mappa cosmica 3D mai realizzata. Il mosaico rilasciato oggi è, quindi, solo un’anteprima di ciò che verrà dalla missione. Il prossimo rilascio parziale dei dati, 53 gradi quadrati, è previsto per marzo 2025, mentre il primo anno di dati cosmologici della missione sarà rilasciato nel 2026.
“L’INFN è coinvolto da quasi dieci anni in Euclid: crediamo molto nelle potenzialità di questo straordinario strumento, e siamo certi che sarà in grado di portare un importante contributo allo studio della materia oscura e dell’energia oscura”, sottolinea Stefano Dusini, che coordina la partecipazione dell’INFN alla missione. “In particolare, l’INFN ha curato l’integrazione dell’elettronica calda dello strumento NISP, uno spettro-fotometro nell’infrarosso che insieme alla camera nel visibile VIS compongono la strumentazione del telescopio Euclid, e contribuisce insieme all’INAF al monitoraggio e gestione in volo dello strumento NISP e all’analisi dei dati per determinare i parametri del modello cosmologico. I risultati finali che si avranno tra 6 anni, al completamento della mappa, rappresenteranno un importante passo avanti nella comprensione dell’espansione dell’universo e delle forze che l’hanno governata”, conclude Dusini.