I Laboratori Nazionali del Sud dell’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare sono ancora una volta protagonisti di un progetto Europeo Horizon per la protezione dell’ambiente sottomarino.
Numerosi studi scientifici hanno rivelato gli effetti dannosi del rumore prodotto dal traffico navale sia sui cetacei, sia su specie ittiche di grande interesse commerciale, come i merluzzi e le seppie, in particolare sulla loro comunicazione e riproduzione. Per proteggere queste specie e garantire l’equilibrio ecosistemico, è necessario sviluppare azioni di ricerca scientifica e industriale per ridurre il rumore acustico prodotto dalle navi.
A questi obiettivi mira il nuovo progetto Horizon Lownoiser, finanziato dall'Unione Europea con 6,3 milioni di euro e coordinato dalla Maritime CleanTech (Norvegia), che guida un consorzio di 15 partner, tra cui i Laboratori Nazionali del Sud dell’INFN a Catania, da anni impegnati in ricerche e iniziative per la protezione dell’ambiente sottomarino. Il consorzio Lownoiser conta anche sulla partecipazione di aziende leader dell’industria navale e dei servizi marittimi, che lavoreranno in sinergia con i partner scientifici per sviluppare tecnologie e strategie avanzate di mitigazione del rumore acustico.
“Siamo molto orgogliosi di lanciare il progetto Lownoiser, che rappresenta un passo fondamentale per affrontare la critica sfida ambientale dell'inquinamento acustico sottomarino prodotta dal trasporto marittimo”, afferma Ada Jakobsen, CEO di Maritime CleanTech. “Vogliamo che le tecnologie sviluppate nel corso del progetto aiutino a salvaguardare gli ecosistemi marini dei nostri oceani per le generazioni future”.
Durante il progetto, che durerà 48 mesi, verranno sviluppati e testati nuovi sistemi e componenti per ridurre le emissioni acustiche delle navi e saranno adottate nuove tecnologie di misura.
“Ai Laboratori Nazionali del Sud è affidato il compito di sviluppare sistemi di monitoraggio real-time utilizzando la nuova tecnologia Distributed Acoustic Sensing (DAS) grazie alle competenze dei suoi ricercatori e delle sue ricercatrici e alla straordinaria rete di cavi sottomarini e sensori che i Laboratori del Sud hanno installato al largo della Sicilia”, commenta Giorgio Riccobene, responsabile del progetto per l’INFN.
Lownoiser permetterà di definire protocolli e standard che aiuteranno i costruttori navali, i fornitori di attrezzature e gli enti regolatori ad adottare pratiche sostenibili per l’ambiente marino. Con la sua combinazione tra eccellenza industriale e ricerca d’avanguardia, Lownoiser aprirà quindi la strada a oceani più silenziosi e a trasporti marittimi ecosostenibili.
Immagine: Roald Amundsen - HX Hurtigruten Expeditions