Due difetti sono meglio di uno. E possono contribuire al trasporto senza perdite di energia elettrica. Una collaborazione tra i Laboratori Nazionali di Frascati dell’INFN, dove sono stati realizzati alcuni esperimenti di questa ricerca, l’Universita’ Sapienza, l’Istituto di Cristallografia del CNR, il Rome International Center for Materials Science Supertripes RICMASS, il Laboratorio Europeo di Radiazione di Sincrotrone (European Synchrotron Radiation Facility) a Grenoble e il London Center for Nanotechnology mostra per la prima volta, in un articolo pubblicato nei Proceedings of the (US) National Academy of Sciences, che è l'organizzazione di due tipi di difetti che determina la superconduttività di un ossido di rame. In questi materiali si realizza il trasporto di cariche elettriche senza resistenza. Le ricerche sulla superconduttività ad alta temperatura sono partite alla fine degli anni ’80 dagli studi del premio Nobel Alex Muller, che ha dimostrato come questo fenomeno possa verificarsi in particolari materiali anche a temperature superiori a quelle che la teoria (di allora) ritenevano il limite massimo. Gli apparecchi elettronici come i circuiti integrati lavorano per la presenza di difetti nei materiali semiconduttori quali ad esempio il silicio. I difetti determinano anche le proprietà elettriche di molti materiali importanti, tra queste la possibilità degli ossidi di rame di esibire comportamenti superconduttivi ad alte temperature. Questa è una proprietà molto utile quando si desidera costruire elettromagneti, quali ad esempio le apparecchiature di risonanza magnetica negli ospedali, apparati assolutamente stabili, affidabili e che non si scaldano con l'utilizzo. Per gli ossidi di rame l'organizzazione dei difetti influenza fortemente la superconduttività. I ricercatori hanno dimostrato che i difetti formano dei grani con una distribuzione frattale analoga a quella dei social network e dei sistemi biologici in grado di promuovere la superconduttivita’ ad alta temperatura. Alzare la temperatura di transizione di un superconduttore cosi’ come la densita’ di corrente trasportata sono condizioni fondamentali per le applicazioni e questo risultato apre pertanto nuove prospettive per l’ingegneria di nuovi materiali per tecnologie innovative che possono essere utilizzati per applicazioni scientifiche e tecnologiche quali la costruzione di magneti per i futuri acceleratori o per applicazioni mediche e spaziali. Contatti INFN Ufficio comunicazione Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 06 6868162
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