OPERA OSSERVA IL SECONDO NEUTRINO TAU

Copyright INFN L'utilizzo della foto è gratuito previa autorizzazione dell'Ufficio Comunicazione INFNLa collaborazione OPERA ha annunciato ieri a Kyoto, in Giappone, nel corso di una conferenza sui neutrini, l'osservazione di un secondo neutrino ''mutato'' tau dopo quello osservato nel 2010. In un suo comunicato, la collaborazione spiega che ''L'esperimento OPERA è stato progettato per la ricerca di un fenomeno fisico molto raro e peculiare: l'oscillazione dei neutrini. La specifica oscillazione, studiata da OPERA, è quella dei neutrini muonici, che si trasformano lungo il loro percorso in un tipo diverso di neutrino, i cosiddetti neutrini tau. L'acceleratore al CERN di Ginevra produce un intenso fascio di neutrini muonici, che è inviato verso il Laboratorio Nazionale del Gran Sasso dell'INFN. Grazie all'estrema rarità delle loro interazioni con la materia, i neutrini arrivano indisturbati al Gran Sasso, dopo aver attraversato 730 km di roccia. L'apparato dell'esperimento OPERA, situato nel laboratorio sotterraneo del Gran Sasso funziona come una macchina fotografica con una massa di 1250 tonnellate, in grado di registrare le interazioni dei neutrini tau prodotti e quindi di dimostrare in modo diretto l'esistenza del fenomeno delle oscillazioni. L'esperimento ha cominciato la presa dati nel 2008 e nel 2010 la collaborazione riporto' l'osservazione di un primo neutrino tau. Da allora l'esperimento ha raccolto molti dati e analizzato diverse migliaia di interazioni di neutrini con un'accuratezza micrometrica. Il 5 giugno alla conferenza internazionale Neutrino 2012 a Kyoto, in Giappone, la Collaborazione ha annunciato l'osservazione di un secondo neutrino tau. Questo nuovo evento è naturalmente un passo decisivo verso il completamento dell'obiettivo finale dell'esperimento'.

La collaborazione OPERA è composta da 160 ricercatori provenienti da Università e istituti scientifici di: Belgio, Corea del Sud, Croazia, Francia, Germania, Giappone, Israele, Italia, Russia, Tunisia, Svizzera e Turchia. In particolare in Italia i ricercatori coinvolti nel progetto afferiscono alle università e alle sezioni INFN di: Bari, Universita' e sezione di Bologna, Laboratori Nazionali di Frascati, Laboratori Nazionali del Gran Sasso, Università de l'Aquila, Università Federico II e sezione di Napoli, Universita' e sezione di Padova, Universit? La Sapienza e sezione di Roma, Università di Salerno.

 

 

 


 

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