Un istituto virtuale che svilupperà la collaborazione scientifica tra l'Italia e la Cina in un settore in cui il nostro paese è all'avanguardia nel mondo. L'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e L'Istituto per la Fisica delle Alte Energie (IHEP) di Pechino hanno ratificato, in un incontro a Roma, il loro protocollo di accordo per la ricerca e per la formazione dei giovani. Una collaborazione che entrerà nell'agenda del prossimo viaggio del ministro Profumo in Cina a giugno.
L'insieme delle concrete iniziative comuni costituirà, appunto, una sorta di Istituto virtuale unico di ricerca: anche per questo un italiano andrà a Pechino, presso l'IHEP, a rappresentare stabilmente l'INFN e coordinarne i rapporti con gli omologhi cinesi.
L'incontro di Roma ha messo in luce il forte interesse cinese a realizzare esperimenti congiunti su neutrini e materia oscura ai Laboratori del Gran Sasso e da parte italiana un analogo interesse per il laboratorio cinese di Dayabay. Si collaborerà anche sulla fisica degli acceleratori e il computing (approfondendo il lavoro comune che si sta già facendo sulla GRID). La collaborazione continuerà anche su esperimenti già avviati come ARGO (che si trova sull'altopiano tibetano) e AMS, il rivelatore di raggi cosmici che è stato portato un anno fa sulla Stazione Spaziale Internazionale.
Un discorso a parte riguarda la formazione, sia per i giovani dottorandi che per il post-doc. INFN e IHEP hanno già scambi di giovani ricercatori (sono presenti ad esempio giovani cinesi ai laboratori di Frascati e del Gran Sasso), ma i due istituti vogliono approfondire questo impegno comune, utilizzando per questo anche il neonato Gran Sasso Science Institute, la nuova scuola sperimentale di dottorato internazionale di cui l'INFN è il soggetto attuatore.
Infn - Ufficio stampa
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