“A partire dal 1° gennaio 2020 gli articoli scientifici sui risultati delle ricerche finanziate con fondi pubblici stanziati da consigli di ricerca e agenzie nazionali e europee dovranno essere pubblicati in riviste o su piattaforme open access”: è questo il principio chiave di cui si fa promotore cOAlition S, l’iniziativa che l’INFN e altre 10 istituzioni europee lanciano oggi, 4 settembre, con il supporto della Commissione Europea e dello European Research Council (ERC).
cOAlition S, nata per volontà di presidenti e direttori delle 11 istituzioni nazionali finanziatrici aderenti al progetto, del presidente di Science Europe e del responsabile per l’Open Access della Commissione Europea, segna ufficialmente l’assunzione d’impegno ad adottare e attuare tutte le misure necessarie per la realizzazione di quanto sancito dal principio, e sintetizzate nei dieci punti del Plan S, recentemente presentato a Tolosa nell’ambito di ESOF 2018.
“I risultati della ricerca finanziata con fondi pubblici sono un bene che deve essere accessibile a tutti: devono perciò essere condivisi e resi disponibili senza barriere economiche che ne ostacolino l’accesso”, sottolinea Fernando Ferroni, presidente dell’INFN. “L’INFN ha una tradizione Open Access ed è da anni in prima linea nella sua promozione con progetti come SCOAP3 in collaborazione con il CERN”. “cOAlition S costituisce un’importante opportunità: l’INFN ha deciso di sostenerla con convinzione e vi ha aderito perché crediamo possa portare a un cambiamento che realizzi un modello economico delle pubblicazioni scientifiche più equo e sostenibile”.
Oltre all’INFN, le altre 10 istituzioni di ricerca nazionali che hanno deciso di aderire all’iniziativa e attuare in modo coordinato i dieci principi del Plan S sono Austrian Science Fund, French National Research Agency, Science Foundation Ireland, National Research Fund (Lussemburgo), Netherlands Organisation for Scientific Research, Research Council of Norway, National Science Centre (Polonia), Slovenian Research Agency, Swedish Research Council for Environment, Agricultural Sciences and Spatial Planning e UK Research and Innovation. Tutte le istituzioni partecipanti, cui presto se ne potrebbero aggiungere altre, collaboreranno con ricercatori, università, biblioteche ed editori per coordinare una rapida implementazione del progetto.
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