Il Consiglio Direttivo dell’INFN, nel corso della riunione del 30 ottobre, che a causa dell’emergenza dovuta al COVID-19 si è tenuta in via telematica, ha approvato la delibera sulla emissione dei bandi di concorso per 427 progressioni di carriera del personale tecnico e amministrativo dell’INFN, bloccate dal 2009 per le difficoltà di interpretazione normativa nell’attribuzione delle risorse.
“Siamo davvero felici per l’esito positivo di una questione annosa e iniqua, che richiedeva ormai da troppo tempo di trovare una soluzione affinché l’importante contributo del nostro personale tecnico e amministrativo venisse giustamente riconosciuto. Un contributo competente e costante, fondamentale per il buon funzionamento del nostro Istituto e indispensabile per il raggiungimento della nostra eccellenza scientifica”, commenta Antonio Zoccoli, presidente dell’INFN. “Desidero ringraziare tutti coloro che nel tempo si sono impegnati senza riserve per il raggiungimento di questo importante risultato”.
“Abbiamo accolto con grande soddisfazione la concretizzazione di questo necessario momento dell’attuazione dei passaggi di livello, da tanti anni attesi da tutti noi”, sottolinea Marino Nicoletto, rappresentante del personale tecnico e amministrativo. “Questa delibera del Consiglio Direttivo dell’INFN pone finalmente termine a un problema di lungo corso per la cui risoluzione sono stati determinanti la forte volontà e il grande impegno del nostro Ente. Ora, l’attuazione delle procedure selettive permetterà di riconoscere al nostro personale il qualificato e assiduo contributo dato alle tante attività dell’INFN nel corso degli anni”.
I concorsi fanno riferimento all’applicazione dell’art. 54 comma 3 del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL) 21/2/2002, che prevede le progressioni di carriera per il personale tecnico e amministrativo (livelli IV-VIII). Le procedure concorsuali, che coinvolgeranno poco meno della metà del personale dei livelli IV-VIII dell’Istituto si svolgeranno tra la fine del 2020 e gli inizi del 2021, con benefici economici retroattivi, a partire dal 1 gennaio 2020.