Ci ha lasciati Luciano Majorani, storico dirigente amministrativo dell’INFN che, con competenza e dedizione, ha contribuito in modo sostanziale alla formazione della solida struttura amministrativa dell’Istituto che supporta tutte le attività dell’INFN e garantisce le condizioni per la realizzazione della sua ricerca scientifica di eccellenza.
“Sono stato assunto all’INFN nel 1982 – ricorda Roberto Pellegrini, già vicedirettore generale e responsabile degli Affari Internazionali dell’INFN – in qualità di collaboratore di Luciano e con lui ho quindi condiviso una lunga e intensa attività professionale e poi, nel tempo, una profonda amicizia ed affetto reciproci. Uomo di grande cultura e straordinaria sensibilità umana, sempre equilibrato, pacato, competente e cortese, mi piace ricordare Luciano come una persona che, pur ricoprendo incarichi di vertice nell’amministrazione dell’Istituto si è sempre distinto non per l’autorità, che pure i suoi incarichi gli conferivano, ma per l’autorevolezza che tutti gli riconoscevano. Da lui ho molto appreso e molto gli devo. Ciao Luciano, maestro e amico, mi mancherai.”
Nato a Genova nel 1930, Luciano Majorani entra a far parte della comunità INFN sul finire degli anni ’50 presso la Sezione di Genova. Qualche anno più tardi Icilio Agostini, altro storico dirigente dell’INFN, lo chiama a Frascati, presso i nascenti Laboratori Nazionali, per dar vita alla struttura amministrativa che oggi è l’Amministrazione Centrale dell’Istituto. Prendono allora forma i primi provvedimenti che hanno configurato quelli che all’epoca venivano chiamati i Servizi Amministrativi Centrali, nonché della rete di convenzioni con le varie Università italiane che via via nel tempo hanno ospitato, presso i rispettivi Dipartimenti di Fisica, quelle che, sempre all’epoca, venivano chiamate Unità Operative dell’Istituto, oggi Sezioni. Persona di grande intelligenza e capacità manageriale e organizzativa da subito attira le attenzioni dei Presidenti succedutesi nel tempo e di cui è stato stretto e fidato collaboratore: Gilberto Bernardini, Edoardo Amaldi, Giorgio Salvini, Claudio Villi, Alberto Gigli Berzolari, Antonino Zichichi, Nicola Cabibbo, Luciano Maiani. Tra le varie cose, Zichichi in particolare lo incarica di curare gli aspetti amministrativi-gestionali della nascente Scuola di Erice. Stessa cosa richiesta da Luciano Guerriero per l’istituzione dell’Agenzia Spaziale Italiana, e da Carlo Rizzuto per l’Istituto Nazionale di Fisica della Materia. La sua carriera professionale lo ha portato a ricoprire i più alti incarichi presso l’Amministrazione Centrale: nel 1980 passaggio da dirigente a dirigente superiore; nel 1990 nomina a dirigente generale; nel 1995 e per un triennio fino al 1997 (anno del suo pensionamento), conferimento dell’incarico di direttore dell’Amministrazione Centrale. Nel corso della sua attività professionale è stato componente di numerose commissioni, comitati e gruppi di lavoro cui ha sempre apportato il suo prezioso contributo fatto di competenza, saggezza e capacità di mediazione. Luciano Majorani, in modo particolare, ha sempre curato i rapporti esterni, quelli con i politici e i ‘ministeriali’, nella prospettiva di assicurare all’Istituto le migliori condizioni per poter lavorare con risorse pubbliche adeguate, ma anche con tutta l’autonomia di cui necessita la comunità scientifica. Majorani è stato fondatore, direttore e animatore della Scuola di Bressanone, grazie alla quale dal 1990 al 2014, per venticinque anni continuativi, gli Enti Pubblici di Ricerca hanno potuto contare su una importante funzione formativa, un prezioso momento di incontro degli addetti alla gestione degli EPR. Tra i relatori, oltre a personalità politiche e istituzionali, presidenti, direttori generali degli enti di ricerca e degli uffici ministeriali, addetti alle relazioni con l’Unione Europea, dirigenti sindacali, giuristi. La Scuola di Bressanone ha contribuito a diffondere le conoscenze utili per il migliore esercizio quotidiano delle funzioni di supporto alla ricerca, per sviluppare la capacità di approfondire e dibattere i diversi temi via via di interesse, per rinsaldare i rapporti personali tra gli operatori dei diversi enti. Luciano Majorani ha anche ricoperto per decenni l’incarico di componente e Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti della SIF Società Italiana di Fisica.
“Ho lavorato per sei anni con Luciano nell’INFN, e serbo di lui il ricordo indelebile di una persona gentile, di grande professionalità e fortemente legata al suo lavoro e all’Ente”, ricorda Luciano Maiani, già presidente dell’INFN dal 1993 al 1998. “Luciano era disposto ad ascoltare gli argomenti degli altri, ma anche a difendere, con garbo, le proprie opinioni, soprattutto quando si entrava nel campo dell’autonomia dell’INFN. Ho partecipato alla Scuola di Bressanone, la sua creatura prediletta che ha formato generazioni di dirigenti dell’Amministrazione Statale”. “Un ricordo di Luciano che mi è molto caro – prosegue Maiani – è quando, di ritorno in Italia dopo il CERN, sono andato a trovarlo con mia moglie nella sua casa di Monterosso in Liguria. Data la sua esperienza, volevo avere un suo consiglio in vista della mia nomina alla presidenza CNR. Come sempre è stato accogliente, preciso e mi ha incoraggiato a intraprendere la nuova avventura. Dopo un piacevole pomeriggio, siamo venuti via rassicurati, con in più una bottiglia di crema di limoncello delle Cinque Terre, fatto da sua moglie Maria Rosa”.
“Ci ha lasciato Luciano Maiorani, collega e amico di tutti gli anni nei quali mi sono occupato a diverso titolo di ricerca pubblica e delle sue istituzioni”, ricorda Ugo Braico, ex dirigente generale dell’INFN. “È stato una delle colonne portanti dell'amministrazione dell'Istituto, per il quale ha lavorato senza sosta e molto proficuamente per molti lustri, a cominciare dai pionieristici anni Cinquanta dello scorso secolo. Un grande professionista e un dirigente illuminato, attento anche alle esigenze dei collaboratori. L’INFN non lo dimenticherà”.