Si è svolto nei giorni scorsi al CERN di Ginevra il kick-off meeting, cioè l’evento di avvio, del progetto europeo EuroCirCol. Lo scopo dell’incontro era quello di costituire gli organismi alla guida del progetto, impostare il piano di lavoro e l’organizzazione, coordinando la partecipazione delle 16 istituzioni, provenienti da 10 diversi Paesi (non solo europei ma anche da Giappone e Stati Uniti), che fanno parte di EuroCirCol. Il progetto ha l’importante compito di condurre uno studio di fattibilità per la realizzazione di una grande infrastruttura di ricerca per il dopo-LHC, basata su un acceleratore circolare avente una circonferenza di 100 chilometri e in grado di far scontrare le particelle (adroni, come quelle di LHC) all’energia di 100 TeV.
EuroCirCol durerà quattro anni e impiegherà complessivamente un budget di 11,2 milioni di euro, di cui circa 3 provenienti dai finanziamenti di Horizon 2020 dedicati allo sviluppo di nuove infrastrutture a livello mondiale. EuroCirCol dovrà così fornire un progetto per un collisore di adroni, come parte del più ampio studio sul Future Circular Collider (FCC) per la progettazione concettuale integrata di un acceleratore di particelle, che preveda più opzioni di realizzazione a livello mondiale.