Il 16 maggio l’INFN ha ospitato l’incontro bilaterale Italia-Cina sulla cooperazione scientifica e tecnologica tra i due paesi in cui si sono confrontate le delegazioni della comunità dei fisici delle particelle cinese (IHEP) e italiana (INFN). La Cina è uno dei partner scientifici internazionali più importanti, come testimoniano i numerosi progetti in corso, come ad esempio JUNO e BESIII.
L’incontro è stato l’occasione per discutere le strategie per rafforzare e ampliare questa collaborazione, in particolare guardando alle prospettive nella fisica spaziale e in quella dei futuri acceleratori. Per la prima, l'attenzione si è concentrata sulla ricerca di materia oscura con il satellite DAMPE, il cui lancio è previsto per l'anno prossimo; cuore dell’esperimento sarà un rivelatore al silicio dello steso tipo di quello che l'INFN (Sezione di Perugia), in collaborazione con l' Università di Ginevra ha sviluppato per l' esperimento AMS in funzione sulla Stazione Spaziale Internazionale. Per quanto concerne le future macchine acceleratrici, la delegazione cinese ha presentato il progetto di un ambizioso acceleratore circolare di una cinquantina di km. di circonferenza in cui far collidere prima elettroni e positroni e, in seguito, protoni, diventando la macchina più potente al mondo, con energie almeno 3-4 volte superiori a quelle ottenibili a LHC. L'altra strada che verrà perseguita dai cinesi è quella delle "sorgenti di luce" con importanti potenziali sinergie con quanto si sta studiando ai LNF.