Sono passati 25 anni da quando Tim Berners-Lee presentò a Mike Sendall, suo supervisore al CERN di Ginevra, la proposta per la tecnologia informatica che avrebbe rivoluzionato la quotidianità di milioni di persone: il World Wide Web. Berners-Lee era un informatico inglese trentaquattrenne che stava studiando un modo per facilitare la comunicazione e la condivisione dei risultati tra gli scienziati e le istituzioni che facevano ricerca al LEP (Large electron positron), il predecessore del gigantesco LHC. “Il World Wide Web è un esempio di come la ricerca di base porti allo sviluppo di tecnologie di frontiera che hanno poi applicazioni in altri ambiti”, commenta Gaetano Maron, a capo del CNAF dell’INFN. ''E' stato per favorire la comunicazione fra i ricercatori che Tim Berners-Lee ha cominciato a sviluppare il protocollo http, oggi conosciuto in tutto il mondo. C'era la percezione di qualcosa di completamente nuovo ma non avevamo assolutamente capito la portata di quello che stava facendo”. (e.c.)
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La pagina del CERN dedicata all’invenzione del web
L’intervista a Robert Cailliau l’ingegnere informatico del CERN che, tra i primi, riconobbe la genialità della proposta di Berners-Lee (Asimmetrie)