Fernando Ferroni è stato designato dal Consiglio Direttivo dell’INFN come Presidente dell’Istituto per il secondo mandato, con 30 preferenze su 33 votanti. La votazione si è tenuta nel corso della riunione di Direttivo del 26 giugno. L’esito della procedura di designazione sarà comunicato al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, ai fini della nomina.
Auguriamo buon lavoro al nostro Presidente per i prossimi quattro anni!
Il Consiglio Direttivo ha inoltre votato anche per l’elezione del Direttore dei Laboratori Nazionali di Frascati e della Sezione di Roma 1. L’esito della votazione ha portato alla nomina di Pierluigi Campana alla guida dei Laboratori di Frascati e alla conferma per il secondo mandato di Marcella Diemoz a capo della Sezione di Roma 1.
Nato a Roma nel 1952 Fernando Ferroni è ordinario presso l’Università la Sapienza di Roma dal 2000. Laureato in fisica alla Sapienza nel 1975 si è da sempre occupato di aspetti sperimentali della fisica delle particelle elementari. Ha lavorato al CERN di Ginevra, dapprima in esperimenti sui neutrini fino agli anni ’80 e poi all’esperimento L3 al LEP (l’acceleratore che ha preceduto LHC nel tunnel di Ginevra). Nei primi anni ’90 ha iniziato la sua collaborazione con l’esperimento BaBar alla macchina PEP2 di SLAC (Stanford, USA) per lo studio della violazione di CP nei decadimenti del quark beauty. Lavora attualmente ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso nell'esperimento CUORE per la ricerca del decadimento doppio beta senza emissione di neutrini e in un progetto innovativo nello stesso campo finanziato da un grant dello European Research Council. È autore di alcune centinaia di articoli su riviste scientifiche e ha partecipato a numerosi comitati internazionali nell’ambito della fisica delle alte energie.
|
|
Pierluigi Campana si è laureato in fisica alla Sapienza Università di Roma nel 1981. Ha quindi lavorato a lungo presso i Laboratori Nazionali di Frascati dell’INFN, in esperimenti di ricerca del decadimento del protone nel tunnel del Monte Bianco, all’esperimento MACRO nei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN, dedicandosi in particolare allo sviluppo dei rivelatori di particelle. Ha lavorato nell’esperimento ALEPH all’acceleratore LEP al CERN di Ginevra, e successivamente alla macchina DAFNE dei Laboratori di Frascati sull’esperimento KLOE per lo studio della violazione CP nei mesoni K. Dal 2002 lavora all’esperimento LHCb di LHC al CERN, per la ricerca della violazione di CP nei quark beauty, e dal 2011 al 2014 è stato coordinatore internazionale della collaborazione LHCb.
|
|
Marcella Diemoz si è laureata in fisica alla Sapienza Università di Roma nel 1982 e ha conseguito il titolo di dottore di ricerca nel 1987. L’attività di ricerca si è rivolta allo studio sperimentale delle interazioni fondamentali utilizzando neutrini, elettroni e, infine, protoni con l’esperimento CMS a LHC al CERN di Ginevra. Ha dedicato oltre dieci anni della sua attività di ricerca alla progettazione, allo sviluppo e alla costruzione del calorimetro elettromagnetico a cristalli scintillanti dell'esperimento CMS, che nel 2012 ha annunciato assieme all’esperimento ATLAS la scoperta del bosone di Higgs. Dal 2002 è dirigente di ricerca all’INFN, e per l’INFN ha rivestito il ruolo di responsabile nazionale dell’esperimento CMS. La sua attività scientifica è documentata da oltre 700 pubblicazioni su riviste internazionali e da numerose presentazioni a conferenze internazionali. È stata membro di vari comitati nazionali e internazionali tra cui lo Scientific Policy Committee del CERN.
|