Koichiro Nishikawa e i membri della collaborazione T2K sono stati insigniti del prestigioso Breakthrough Prize for Fundamental Physics, per il ruolo che hanno svolto “nella fondamentale scoperta dell’oscillazione dei neutrini, superando una nuova frontiera della fisica e aprendo alla possibilità di andare oltre il modello standard della fisica delle particelle”. Il premio del valore di 3 milioni di dollari è condiviso con altre quattro collaborazioni internazionali di esperimenti che hanno contribuito allo studio del fenomeno dell’oscillazione dei neutrini: Daya Bay, KamLAND, SNO e Super-Kamiokande. La collaborazione T2K, cui l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare collabora con gruppi delle sezioni di Bari, Napoli, Padova e Roma, comprende oltre 500 membri di 64 Istituzioni in 12 Paesi. E Nishikawa è il padre fondatore ed è stato a lungo il capo non solo di T2K, ma anche del predecessore K2K, esperimento cui partecipava sempre l'INFN.
“Siamo molto orgogliosi e soddisfatti”, commenta Gabriella Catanesi, responsabile per l’INFN dei gruppi italiani nonché uno dei quattro componenti del comitato esecutivo che guida le attività dell’esperimento T2K. “Questo riconoscimento – prosegue Catanesi - premia i molti anni di sforzi per costruire, mettere in funzione e operare uno degli apparati più complessi mai realizzati nel nostro settore”. “Dopo il premio Nobel a Kajita, che è uno dei nostri collaboratori e uno dei primi proponenti di T2K, per noi che ci abbiamo creduto fin dall’inizio è un bellissimo momento. Vorremmo inoltre sottolineare che questa scoperta non sarebbe stata possibile senza l’ostinato e instancabile sforzo dei ricercatori di tutto il mondo e del personale del complesso di J-PARC che, in soli 11 mesi, hanno ripristinato e rimesso in funzione l’intera struttura dopo il devastante terremoto dell’11 marzo 2011, permettendo all’esperimento T2K di continuare la presa dati bruscamente interrotta”, conclude Catanesi.
Nell’esperimento T2K un fascio di neutrini muonici è prodotto nel complesso di acceleratori per la ricerca chiamato J-PARC, localizzato vicino al villaggio di Tokai nella prefettura di Ibaraki, sulla costa est del Giappone. Il fascio di neutrini, adeguatamente monitorato da un insieme di rivelatori posti nel complesso di J-PARC, viene inviato a 295 km di distanza, dove viene intercettato dal gigantesco (50.000 tonnellate) rivelatore Super-Kamiokande, collocato all’interno delle miniere di Kamioka vicino alla costa ovest del Giappone. Analogamente a quanto avviene al CERN di Ginevra per LHC, fisici da tutto il mondo collaborano per realizzare le loro ricerche di frontiera. Ad esempio, il complesso sistema di rivelatori che studia il fascio neutrino a J-PARC è in larga parte frutto di una collaborazione fra fisici europei e nord-americani. I gruppi Italiani hanno proposto e progettato il ripristino dello storico magnete utilizzato dall’esperimento UA1 al CERN (che valse il premio Nobel a Carlo Rubbia nel 1983) e hanno partecipato al design e alla realizzazione delle tre grandi camere a deriva di nuova generazione. Attualmente fisici dell’INFN coordinano importanti gruppi di analisi dei dati, in particolare per la ricerca degli antineutrini.
“Come INFN siamo molto felici per l'assegnazione di questo prestigioso premio ad esperimenti riguardanti lo studio delle oscillazioni dei neutrini e, in particolare, all'esperimento T2K, cui partecipiamo con un gruppo che, benché numericamente piccolo, ha dato contributi rilevanti allo sviluppo del progetto”, commenta Antonio Masiero, vicepresidente dell’INFN. “In questa occasione non possiamo che sottolineare anche gli importantissimi contributi, purtroppo non riconosciuti in questo contesto, dei Laboratori del Gran Sasso dell’INFN, leader in questo settore di ricerca, - prosegue Masiero - in particolare, in questo laboratorio l'esperimento Borexino ha misurato per la prima volta il flusso di tutte le componenti dei neutrini solari, dimostrando la validità dal cruciale meccanismo, chiamato MSW, che spiega le oscillazioni dei neutrini attraverso la materia solare". “Inoltre, è ai Laboratori INFN del Gran Sasso che nell'esperimento OPERA per la prima volta è stata direttamente evidenziata l'oscillazione dei neutrini da muonici a tau, osservando appunto la comparsa di neutrini di una specie diversa rispetto a quella dei neutrini inviati dal CERN”, conclude Masiero.
Il Breakthrough Prize, istituito dall’omonima Fondazione, celebra i migliori lavori scientifici e ha l’ambizioso proposito di ispirare la futura generazione di scienziati. La commissione per l’attribuzione del riconoscimento è presieduta da Cornelia I. Bargmann, e composta da Anne Wojcicki, Mark Zuckerberg, Jack Ma e Yuri Milner. La premiazione è avvenuta nel corso della cerimonia al NASA Ames Research Centre a Moffet Field in California, trasmessa in diretta televisiva negli Stati Uniti sul canale di National Geographic.