Il progetto KM3NeT, in cui l’INFN svolge un ruolo importante con i suoi Laboratori Nazionali del Sud, è stato selezionato per entrare nella Roadmap 2016 di ESFRI (European Strategy Forum for Research Infrastructures). L’annuncio è avvenuto il 10 marzo nel corso dell’evento di lancio della nuova roadmap, che si è svolto all’Academy of Arts and Science di Amsterdam.
KM3NeT è un progetto per la realizzazione nel Mar Mediterraneo di un rivelatore sottomarino di neutrini, che avrà come obiettivi scientifici la scoperta di sorgenti astrofisiche di neutrini cosmici, la determinazione della massa del neutrino, e la creazione di nuove opportunità di ricerca sinergiche per studi marini e ambientali. KM3NeT è un'infrastruttura di ricerca distribuita su tre siti d'alto mare: al largo di Portopalo di Capo Passero in Sicilia (Italia), di Tolone (Francia) e di Pylos (Grecia). “È un progetto affascinante per studiare i neutrini di più alta energia che provengono dal cosmo, con una rete di rivelatori inabissata a più di 3000 metri di profondità nel mare siciliano”, spiega Fernando Ferroni, presidente dell’INFN. “Un progetto con aspetti importanti interdisciplinari. Siamo orgogliosi di questa scelta di ESFRI”, sottolinea Ferroni.
Nell’ambito della fisica, KM3NeT è l’unico progetto di ricerca con una localizzazione in Italia a entrare nella Roadmap ESFRI. “L'inclusione di KM3NeT nella roadmap ESFRI riconosce gli sforzi e il ruolo dei Laboratori Nazionali del Sud dell’INFN per la realizzazione del telescopio sottomarino per neutrini di altissima energia nella propria sede di Portopalo”, commenta Giacomo Cuttone, direttore dei Laboratori del Sud. “Gli investimenti importanti fin qui fatti, sia in termini economici che di capitale umano, hanno permesso il raggiungimento di questo traguardo, e qualificano in modo determinante il ruolo del nostro laboratorio e della Regione Sicilia, che ha riconosciuto anche nella sua programmazione di sviluppo il ruolo determinante di KM3NeT per la crescita del nostro territorio”, conclude Cuttone.
Per essere selezionata ai fini dell’inserimento nella Roadmap, un’infrastruttura deve avere il sostegno politico e in termini di impegno finanziario di almeno tre Paesi. L’individuazione arriva dopo un rigoroso processo di selezione, in cui i progetti vengono valutati per la loro eccellenza scientifica, la rilevanza paneuropea, l’impatto socio-economico, e il livello di maturità. KM3NeT è stato selezionato assieme ad altri 20 progetti, che quindi sono stati individuati come quelle nuove infrastrutture di ricerca di interesse paneuropeo, che rispecchiano le esigenze a lungo termine delle comunità di ricerca del nostro continente. La missione di ESFRI è, infatti, garantire che gli scienziati europei abbiamo accesso a strutture di rilievo mondiale per svolgere ricerche d’avanguardia. “Questa è un'ottima notizia: KM3NeT continua a essere considerato dall'Unione Europea come un progetto importante e un’infrastruttura di ricerca innovativa a livello continentale”, sottolinea Antonio Masiero, il presidente del Resources KM3NeT Review Board, presidente del comitato scientifico consultivo APPEC (AstroParticle Physics European Consortium) e vice-presidente dell’INFN. “Questo voto di fiducia sarà cruciale in una fase in cui KM3NeT si sta muovendo a velocità sostenuta verso la realizzazione dell’infrastruttura di ricerca prevista dal progetto”, conclude Masiero.