Il presidente del consiglio Matteo Renzi ha visitato, mercoledì 30 marzo, il Fermi National Acceleratory Laboratory (Fermilab) uno dei più importanti centri per la fisica delle particelle degli USA. Al Fermilab, con cui l’Italia, attraverso l’INFN, ha sottoscritto numerosi accordi di ricerca, lavorano molti ricercatori italiani, oltre 130 nel 2015, e collaborano importanti aziende italiane leader nelle tecnologie di frontiera. Durante la visita il premier è accompagnato da una delegazione di fisici italiani tra cui il premio Nobel Carlo Rubbia, il premio Panofsky Luciano Ristori e i fisici italiani Antonio Masiero (vicepresidente INFN), Giorgio Bellettini, Sergio Bertolucci, Carlo Pagani.
Al Fermilab i fisici italiani, presenti con ruoli di rilievo sin dagli anni ’80, sono impegnati in esperimenti che studiano i neutrini, con gli esperimenti NOvA, ICARUS (ideato da Carlo Rubbia e operativo, prima di essere inserito nei programmi del Fermilab, ai Laboratori INFN del Gran Sasso nell’ambito del progetto CERN Neutrinos to Gran Sasso) e LBNF/DUNE, e i muoni con gli esperimenti Muon g-2 and Mu2e. Nell’ambito dei programmi di ricerca sui muoni è stata disposta un’importante acquisizione di magneti per l’acceleratore dall'industria italiana. Altro importante fronte di ricerca comune è lo studio della materia oscura con l’esperimento Dark Side, che si trova ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN, e che si basa sulla purificazione dell’argon realizzata grazie al know-how del Fermilab e a tecnologie dell’industria italiana. I fisici teorici sono invece impegnati negli studi sul reticolo QCD e nelle simulazioni.
Ogni anno, inoltre, l’Associazione Italiani al Fermilab, attraverso l’INFN, finanzia circa 20-30 borse di studio estive per fisici e ingegneri che seguono un programma di studio nel laboratorio americano.
Leggi la notizia sul sito del Fermilab http://news.fnal.gov/2016/03/prime-minister-italy-visits-fermilab/