Bologna è stata scelta come sede centrale del Cherenkov Telescope Array Observatory gGmbH (CTAO gGmbH), e Berlino come sede del Science Data Management Centre (SDMC). CTA fa parte della roadmap ESFRI che indica le infrastrutture di ricerca di primario interesse per l’Europa, e questa è la prima volta che l’Italia si aggiudica la sede centrale di un progetto ESFRI. Il Consiglio di CTA, composto da soci provenienti da nove Paesi (Austria, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Italia, Giappone, Spagna, Svizzera e Regno Unito), in consultazione con i membri associati (Paesi Bassi, Sud Africa e Svezia), ha preso la decisione dopo un attento esame delle proposte, sulla base di criteri che includevano infrastrutture, servizi e accessibilità. La sede centrale sarà all’interno dei locali dell’Istituto Nazionale di Astrofisica INAF, in un nuovo edificio condiviso con il Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Bologna. Il SDMC, invece, sarà situato in un complesso di nuova costruzione nel campus del Deutsches Elektronen-Synchrotron (DESY), a Zeuthen, vicino a Berlino. CTA è il progetto per la realizzazione del più grande telescopio per raggi gamma al mondo. L’Italia vi partecipa con l’INAF e dal 2013 con l’INFN. “Anche l’INFN si unisce a quanti oggi celebrano con giustificato orgoglio un risultato ampiamente giustificato dall'alta considerazione di cui la ricerca astroparticellare italiana gode in ambito internazionale”, commenta Antonio Masiero, vicepresidente dell’INFN e membro del Consiglio di CTA. “Per l'INFN, CTA si inserisce in un vasto programma di studio della radiazione cosmica di cui, oltre ai fotoni e ai neutrini, fanno ora parte anche le onde gravitazionali”, conclude Masiero.