Si è svolto con successo il primo Open Day Imprese organizzato ai Laboratori Nazionali di Frascati (LNF) dell’INFN, con il patrocinio della Regione Lazio, che ha visto la partecipazione di oltre 150 rappresentanti delle aziende e delle istituzioni. L’evento è stato promosso per favorire l’instaurarsi di nuovi rapporti tra le quattro sedi dell’INFN presenti sul territorio, i Laboratori di Frascati e le Sezioni di Roma Sapienza, Roma Tor Vergata e Roma Tre, e il mondo imprenditoriale e istituzionale, per avviare potenziali collaborazioni nell’ambito del trasferimento tecnologico, e illustrare le prossime opportunità di finanziamento attraverso bandi pubblici che prevedano un partenariato tra Enti di Ricerca e aziende. “La Regione Lazio dispone di un potenziale di eccellenze nella ricerca e nelle imprese che non è secondo a nessuno in Italia, e l’INFN, con i nostri Laboratori di Frascati e le tre Sezioni, è parte molto attiva di questo sistema”, evidenzia Pierluigi Campana, direttore dei LNF. “Dobbiamo aumentare la nostra capacità di trasformare la conoscenza che ci viene dalla ricerca di base in innovazione per la rete delle imprese, – prosegue Campana – è una missione che ci impegna, così come siamo impegnati sul fronte della comprensione della natura e su quello della formazione delle nuove leve di ricercatori e tecnologi”.
L’iniziativa si inquadra nell’ampio programma di Terza Missione dell'INFN che, in parallelo alla ricerca in fisica fondamentale, si sta impegnando fortemente per portare il proprio contributo nella società, sviluppando progetti che possano concorrere all’innovazione del tessuto economico, e promuovendo la formazione a tutti i livelli e la diffusione della cultura scientifica. “Quando facciamo il nostro lavoro, non dobbiamo mai scordarci che siamo un Ente Pubblico di Ricerca, – sottolinea Bruno Quarta, direttore generale dell’INFN – abbiamo, quindi, una responsabilità nei confronti della società: dobbiamo tornare ai cittadini l’investimento che loro fanno su di noi, siano essi risultati scientifici, cultura o prodotti del trasferimento tecnologico”. “Per il trasferimento tecnologico, si tratta di una responsabilità congiunta pubblico-privato: dobbiamo, quindi, impegnarci in modo sinergico per incrementare le opportunità di collaborazione e per potenziare l’impatto del nostro lavoro, la ricerca”, conclude Quarta.
Nel corso della giornata, sono state presentate alcune storie di successo del trasferimento tecnologico dell'INFN nei settori dell’aerospazio, dell’ICT, dei beni culturali, delle life science e della homeland security. Le presentazioni sono state condotte da due relatori, uno proveniente dal mondo della ricerca scientifica e l’altro dal mondo imprenditoriale, per raccontare entrambi i punti di vista e le esperienze. Il direttore generale dell’INFN, Bruno Quarta, e l’assessore allo Sviluppo Economico e alle Attività Produttive della Regione Lazio, Guido Fabiani, hanno poi aperto i lavori della tavola rotonda, organizzata per facilitare l’interazione tra gli Enti di Ricerca e le imprese, e che ha visto la partecipazione di alcuni tra i principali attori dello sviluppo economico del territorio. Moderati da Paolo Valente (INFN), sono intervenuti Nicoletta Amodio (Confindustria), Cristina Di Giorgio (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale), Marco Iezzi (Ministero dello Sviluppo Economico), Flavio Lucibello (KET-Lab e Fondazione Edoardo Amaldi), Giuseppe Razzano (Vitrociset), Ezio Previtali (INFN) e Mauro Morandin (INFN).