Il 15 maggio 2017, si è svolto il primo forum italo-australiano delle scienze e dell’innovazione organizzato dall’Ambasciata italiana e dal Department of Industry, Innovation and Science australiano. All'evento hanno partecipato un centinaio di ricercatori australiani e italiani provenienti dall’INFN, rappresentato dal vicepresidente Antonio Masiero e da EGO (European Gravitational Observatory,
il consorzio italo-francese cui partecipa l'INFN), rappresentato dal direttore Federico Ferrini, e da ASI
(Agenzia Spaziale Italiana), INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica), ENEA, CNAO (Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica) e OGS (Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale). Molti i temi trattati, dalla rivelazione della materia oscura, alle onde gravitazionali e alle tecnologie spaziali; forte interesse hanno suscitato l’adroterapia per il trattamento dei tumori e le scienze marine. L’Italia è oggi l’ottavo partner scientifico dell’Australia e sono ben 190 gli accordi bilaterali esistenti tra le università e gli enti di ricerca dei due paesi che hanno consentito un significativo incremento delle pubblicazioni scientifiche congiunte nel corso degli ultimi 10 anni, oggi a quota 8000. Tra i progetti futuri di cui si è discusso vi sono Ska, ET, lo sviluppo di un programma di ricerca australiano sulle onde gravitazionali parte di un progetto di infrastruttura globale con LIGO-Virgo nell'emisfero nord e l'avvio di un laboratorio sotterraneo (il primo nell'emisfero australe) in stretta collaborazione con i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN. Il forum ha consentito inoltre di completare l'Accordo bilaterale per la cooperazione scientifica e tecnologica tra Australia e Italia firmato pochi giorni dopo, il 22 maggio, dall'Ambasciatore italiano a Canberra, Pier Francesco Zazo, e il Ministro per l'industria, l'innovazione e la scienza australiano, Arthur Sinodinos