L’incontro bilaterale tra l’INFN e il suo principale partner scientifico e tecnologico in Cina, l'IHEP (Institute of High Energy Physics), che si è svolto dal 9 al 10 maggio a Roma, nella sede della Presidenza dell’INFN, è stata l’occasione per mettere in risalto e rinforzare la proficua collaborazione tra l’Italia e la Cina nell’ambito della ricerca scientifica in fisica delle particelle e non solo, e guardare insieme alle nuove frontiere della fisica. Al bilaterale hanno partecipato per la delegazione cinese, tra gli altri, il direttore di IHEP Yifang Wang, il Consigliere Scientifico e il Terzo Segretario dell’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese a Roma, rispettivamente Jianye Cao e Zongwen Ma, mentre per parte italiana erano presenti il Presidente dell’INFN Fernando Ferroni, la Giunta Esecutiva dell’INFN, il Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) Roberto Battiston, il direttore dell’I2JL (IHEP-INFN Joint Laboratory) Marco Maggiora, e alcuni dei ricercatori che coordinano e partecipano ai progetti condotti in collaborazione con la Cina.
Dagli acceleratori di particelle, ai rivelatori, agli esperimenti spaziali: l’incontro è stato dedicato a una discussione sui progetti congiunti attualmente in corso e sui futuri progetti da sviluppare in collaborazione. In particolare, due grandi esperimenti condotti dalla Cina: JUNO (Jiangmen Underground Neutrino Observatory) e HERD (High Energy Cosmic Radiation Detection). Il primo prevede la costruzione di un gigantesco rivelatore sotterraneo di neutrini, che sfrutterà una tecnologia analoga a quella utilizzata dall’esperimento Borexino ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN, e proprio per questo l’INFN è in grado di portare un contributo davvero significativo alla sua realizzazione; il secondo potrebbe essere uno dei principali progetti scientifici della Stazione Spaziale cinese, e prevede la realizzazione di un nuovo potente telescopio spaziale per rivelare particelle di materia oscura, studiare la composizione dei raggi cosmici e osservare i raggi gamma di alta energia. Anche qui sarà preziosa la lunga e importante esperienza maturata dall’INFN nella costruzione di rivelatori di particelle. Si è poi discusso di acceleratori, con l’esperimento BESIII all’acceleratore BEPCII e il progetto CEPC per un futuro collisore elettroni-positroni, e si è inoltre parlato di fisica spaziale: oltre a HERD, il progetto DAMPE (DArk Matter Particle Explorer), in orbita dal 2015, per la ricerca di materia oscura attraverso lo studio dei raggi cosmici di alta energia, progetti entrambi sviluppati in collaborazione anche con l’ASI. L’incontro ha offerto inoltre l’opportunità di rinnovare un importante accordo tra INFN e IHEP per l’alta formazione, grazie al quale l’IHEP supporta progetti congiunti di comune interesse sviluppati nell’ambito di dottorati di ricerca: accordo che, oltre a contribuire alla formazione dei futuri ricercatori, favorisce la mobilità tra i due Paesi, consentendo a giovani ricercatori cinesi di venire in Italia per fare esperienza nei Laboratori dell’INFN.