Si è svolto a Roma, ieri lunedì 9 luglio, l’evento di lancio di CHNet-Cultural Heritage Network, la rete dedicata ai beni culturali dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare organizzato, in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, nella sede del Collegio Romano del Mibact presso il salone Spadolini. L’evento è stato l’occasione per fare il punto sulle esperienze, le tecnologie e le competenze maturate in oltre trent’anni di attività nel settore multidisciplinare della fisica applicata ai beni culturali, dove decisivo è sempre stato il dialogo e la collaborazione fra la ricerca e la tutela e l’operatività delle strutture del MiBACT. Analisi, Ricerca, Training e Sostenibilità (ARTS) sono le sezioni di presentazione in cui si è articolato il convegno e che ripercorrono le linee di sviluppo della rete CHNet. Dall’ANALISI all’avanguardia al servizio di musei, soprintendenze, archivi, luoghi della cultura pubblici e privati alla RICERCA multidisciplinare e di frontiera per essere sempre più competitivi e riconoscibili a livello internazionale non solo per le bellezze del nostro patrimonio ma anche per le tecnologie e l’innovazione con cui sono conservate, tutelate, valorizzate e fruite. Dall’ALTA FORMAZIONE per rispondere alla sempre maggiore richiesta di competenze trasversali, alle attività di PUBLIC ENGAGEMENT per grandi e piccoli. La giornata si è chiusa affrontando il tema della SOSTENIBILITA’ dell’attività della rete CHNet che si svolge in collaborazione con gli attori del settore e nel contesto nazionale e internazionale e per cui è cruciale la collaborazione fra INFN e il Grant Office del MiBACT, l’ufficio di supporto per l’attrazione di investimenti sia pubblici sia privati a favore delle attività legate al patrimonio culturale e alla produzione artistica, che opera presso il Servizio del Segretariato Generale. A conclusione della giornata si è tenuta una tavola rotonda a cui hanno partecipato i diversi attori pubblici e privati che operano nei beni culturali.
La fisica per l’arte: una storia lunga trent’anni
Ormai da più di trent’anni l’INFN utilizza i risultati della ricerca fondamentale per trasferire nel settore applicativo dei beni culturali le tecnologie più all’avanguardia per l’analisi non invasiva dei materiali del patrimonio culturale: datazioni C14, termoluminescenza, analisi chimico-fisiche elementari e molecolari dei materiali, imaging, radiografie e tanto altro. Competenze e tecniche che sono state sviluppate grazie a un approccio multidiscipliare e una collaborazione molto fruttuosa con archeologi, restauratori, storici dell’arte, architetti, esperti ed operatori del settore e in particolare del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Un connubio fra arte e scienza che risponde alle esigenze di conservazione, restauro, tutela, valorizzazione del nostro patrimonio culturale. Numerosi sono stati i risultati eccellenti raggiunti nel tempo e le iniziative a guida italiana dal respiro internazionale. Come MACHINA, un progetto ambizioso e unico al mondo per la costruzione di un acceleratore portatile per lo studio dei materiali dei beni culturali, la cui realizzazione è possibile grazie a un finanziamento di circa due milioni di Euro da parte del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca. MACHINA verrà progettato e sviluppato da INFN in collaborazione con l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze del MiBACT e con il coinvolgimento del CERN per poi essere funzionante presso i laboratori dell’Opificio delle Pietre Dure di Fortezza da Basso in Firenze, pronto per essere trasportato nei musei e nei luoghi di cultura per l’analisi delle opere d’arte.