Gli scienziati della collaborazione internazionale Lisa Pathfinder si sono dati appuntamento a Trento per festeggiare il successo della missione Lisa Pathfinder e per riflettere sui risultati scientifici raggiunti in questi dieci anni. L’evento, che si è aperto ieri e si conclude oggi 12 settembre, è ospitato dal MUSE – Museo delle Scienze di Trento e promosso congiuntamente dall’Agenzia Spaziale Europea, dall’Agenzia Spaziale Italiana, dall’INFN, dall’Università di Trento e dal MUSE. La missione LISA Pathfinder dell’Agenzia spaziale europea (ESA), lanciata a dicembre 2015 e conclusasi a giugno dello scorso anno, ha permesso di aprire una nuova strada all’esplorazione dell’universo. Ha messo alla prova il concetto di rivelazione di onde gravitazionali dallo spazio, dimostrando che è possibile controllare e misurare con una precisione altissima il movimento di due masse di prova (in lega d’oro e platino) in una caduta libera gravitazionale quasi perfetta. LISA Pathfinder ha così preparato il terreno per la costruzione del vero e proprio osservatorio spaziale LISA (Laser Interferometer Space Antenna), il cui lancio in orbita è previsto nel 2034. Un nuovo ambizioso obiettivo che l’ESA ha previsto fra le tre missioni di più vasta scala nel suo programma di sviluppo (Cosmic Vision) del prossimo ventennio. Una grande missione internazionale: LISA Pathfinder si è sviluppata infatti grazie alla collaborazione tra le agenzie spaziali di Italia, Francia, Germania, Spagna, Svizzera, Paesi Bassi, Regno Unito, con la Nasa e il coordinamento dell’ESA. La fase finale di operazioni per LISA Pathfinder si concluderà ufficialmente a fine 2018 ma i preziosi dati scientifici che ha prodotto saranno analizzati e sfruttati per molto tempo ancora.