L’Event Horizon Telescope collaboration (EHT) si aggiudica il Premio Breakthrough Prize 2020 per la Fisica Fondamentale per la “ Prima immagine di un buco nero supermassiccio, ottenuta grazie a un'alleanza di telescopi delle dimensioni della Terra” annunciata il 10 aprile 2019. Il Premio, del valore di ben tre milioni di dollari sarà suddiviso tra i 347 scienziati e scienziate della collaborazione a cui partecipano ricercatrici dell’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e dell’INAF Istituto Nazionale di Astrofisica.
“Questo importante riconoscimento testimonia come il risultato scientifico ottenuto dalla nostra collaborazione Event Horizon Telescope, ossia la prima immagine di un buco nero, possa essere considerato una pietra miliare”. “E ci tengo a sottolineare, con grande soddisfazione, che quando le persone lavorano con professionalità e passione insieme in una comunità forte e coesa con un obiettivo condiviso riescono a rendere possibile anche quello che sembrava impossibile!”commenta Mariafelicia De Laurentis, ricercatrice dell’INFN e professore di astrofisica all’Università Federico II di Napoli, che come membro della collaborazione EHT ha coordinato il gruppo di analisi teorica dell’esperimento.
EHT è una rete distribuita su tutta la Terra, composta di un insieme di radiotelescopi che lavorano in modo coordinato così da costituire un unico strumento di dimensioni globali con sensibilità e risoluzione senza precedenti. Progettato proprio allo scopo di catturare l’immagine di un buco nero, lo scorso 10 aprile EHT ha presentato la prima prova visiva diretta di un buco nero e della sua ombra. Ovvero l’immagine dell’orizzonte degli eventi del buco nero supermassiccio, con una massa equivalente a 6,5 miliardi di masse solari, che si trova a 55 milioni di anni luce dalla Terra, al centro della galassia Messier 87. Il risultato è stato descritto in sei articoli scientifici pubblicati su The Astrophysical Journal Letters.
Il premio Breakthrough in Fisica fondamentale viene assegnato a persone che hanno contribuito profondamente alla conoscenza umana. Per l’anno 2019 è stato assegnato ai fisici teorici Sergio Ferrara (CERN e INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare - Laboratori Nazionali di Frascati), Dan Freedman (Massachusetts Institute of Technology e Stanford University) e Peter van Nieuwenhuizen (Stony Brook University) per "l'invenzione della supergravità, in cui le variabili quantistiche fanno parte della descrizione della geometria dello spaziotempo". Il Premio è aperto a tutti i fisici - teorici, matematici e sperimentali - che lavorano sui misteri più profondi dell'Universo e può essere condiviso tra scienziati. I premi Breakthrough, conosciuti anche come “Gli Oscar della scienza” sono sponsorizzati da Sergey Brin, Priscilla Chan e Mark Zuckerberg, Ma Huateng, Yuri e Julia Milner e Anne Wojcicki. I comitati di selezione composti da precedenti vincitori del premio Breakthrough in ogni settore scelgono i vincitori. Sito web del premio www.breakthroughprize.org