Il premio Nobel per la Fisica 2019 è stato assegnato oggi “ per i contributi alla nostra comprensione dell’evoluzione dell’Universo e del posto della Terra nel cosmo”. Una parte del premio è stata assegnata al cosmologo James Peebles per” le sue scoperte teoriche nella cosmologia fisica” e l’altra metà congiuntamente agli astronomi Micheal Mayor e Didier Queloz “per la scoperta di un esopianeta orbitante attorno a una stella simile al nostro sole”. In particolare Pebbles ha sviluppato un impianto teorico su cui si fonda la nostra concezione moderna della storia dell’universo, dal Big Bang ad oggi.
Commento di Antonio Masiero, Vicepresidente dell’INFN, fisico teorico James Peebles è uno dei grandi artefici della costruzione teorica che descrive l'universo dalla sua origine alla sua evoluzione successiva, nota quale modello cosmologico del Big Bang caldo. Cruciali, in particolare, sono stati i suoi apporti nella previsione e descrizione del ricordo visibile più antico del big bang, la radiazione cosmica di fondo, trovata poi sperimentalmente dai premi nobel Arno Penzias e Robert Wilson. Altresì fondamentali sono stati i suoi contributi nell’introduzione di una componente dominante di materia nell’universo del tutto diversa dalla materia ordinaria composta di atomi. Si tratta della materia oscura “fredda” (Cold Dark Matter, CDM), vale a dire un particolare nuovo tipo di materia che sarebbe alla base della formazione delle grandi strutture cosmiche (galassie, ammassi di galassie), e quindi anche della nostra vita stessa. In questi ultimi anni ha studiato, inoltre, la forma di energia (che non è né materia né radiazione) che costituisce i 3/4 dell’intera energia dell’universo, l’energia oscura, denotata talora con la lettera lambda: da qui è scaturito il modello del big bang chiamato Lambda-CDM e di cui Peebles è senz'altro uno dei padri fondatori.