È stata inaugurata il 28 ottobre la sede istituzionale del Museo Storico della Fisica e Centro Studi e Ricerche Enrico Fermi nella storica palazzina che ha visto nascere attorno al grande fisico la sua scuola, i Ragazzi di via Panisperna. “A venti anni dalla sua fondazione il Centro Fermi, giovane e vivace ente per ricerche interdisciplinari di avanguardia, ha finalmente la sua sede istituzionale, - spiega Luisa Cifarelli, presidente del Centro Fermi - la sua aula magna dedicata a Enrico Fermi e il suo museo che racconta la vita e le scoperte di questo genio italiano, con una moderna installazione multimediale che permetterà un’ampia fruizione ai visitatori di tutte le età”.
L’evento inaugurale è stato anche l’occasione per una giornata di studio dedicata ai giovani e all’eredità di Enrico Fermi. I lavori, coordinati da Cifarelli, hanno visto la partecipazione, tra gli altri, del sottosegretario al Ministero dell’Interno Carlo Sibilla, del fisico Antonino Zichichi e di rappresentanti del mondo politico e della comunità scientifica. Nel corso del convegno è stata ripercorsa la storia dell’Istituto, ricordata la fondamentale eredità di Fermi e presentate le ricerche di cui oggi il Centro Fermi è protagonista, con particolare rilievo alle iniziative che vedono la partecipazione dei giovani studenti degli Istituti Superiori in veste di veri e propri ricercatori con il progetto scientifico e didattico EEE Extreme Energy Events. La storica palazzina di via Panisperna, oltre a essere sede istituzionale del Centro Fermi, oggi ospita anche un museo, dedicato al grande scienziato premio Nobel, che con un allestimento suggestivo e grazie a una efficace sintesi tra reperti storici e installazioni interattive racconta la ricchezza del contributo di Fermi. “La fisica italiana ha avuto una grande fortuna con Fermi, che ha creato una scuola d'eccellenza i cui semi continuano ancora oggi a germogliare in vari settori della fisica nucleare, particellare e astroparticellare, con un ruolo centrale dell’Italia”, ha sottolineato Antonio Masiero, vicepresidente dell'INFN.