Il Consiglio Direttivo dell’INFN, nel corso della riunione del 27 marzo, che a causa dell’emergenza dovuta al COVID-19 per la prima volta si è tenuta in via telematica, ha approvato la delibera sulla costituzione del fondo per le progressioni di carriera del personale tecnico e amministrativo dell’INFN, bloccate dal 2009 per le difficoltà di interpretazione normativa nell’attribuzione delle risorse.
“La costituzione del fondo è un notevole passo in avanti del nostro Istituto per un giusto riconoscimento delle professionalità dei suoi dipendenti”, commenta Antonio Zoccoli, Presidente dell’INFN. “Ciò è stato possibile grazie alla determinazione e alla perseveranza con cui l’INFN si è impegnato per trovare una soluzione all’annosa questione, affinché gli interessi del proprio personale venissero tutelati”. “Mi auguro possa essere per la nostra comunità un messaggio di incoraggiamento e fiducia per la rinascita che seguirà questo drammatico momento, e alla quale tutti noi saremo chiamati a dare un importante contributo”.
“Questo è un concreto segno di riconoscimento del notevole e ininterrotto contributo dato da tutto il personale Amministrativo e Tecnico alle attività dell'INFN, e va riconosciuto all'INFN l’assiduo impegno ai massimi livelli per l’importante risultato positivo raggiunto”, commenta Marino Nicoletto, rappresentante del personale Tecnico e Amministrativo dell’INFN. “L’impegno e la fattiva partecipazione del nostro personale proseguirà per l’obiettivo condiviso da tutti noi di rafforzare l’operosità e la coesione di tutta la comunità INFN”.
Il fondo fa riferimento all’applicazione dell’art. 54 comma 3 del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL) 21/2/2002, che prevede le progressioni di carriera per il personale tecnico e amministrativo (livelli IV-VIII). Per poter costituire questo fondo, di oltre 1.2 milioni di euro, si è fatto uso dell’art. 90 del CCNL 2016-18, con le modalità recentemente indicate dall’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni (ARAN) e recepite dalla Consulta dei Presidenti degli Enti Pubblici di Ricerca (ConPER). Le procedure per la progressione di carriera, che ora potranno essere finalmente avviate, coinvolgeranno poco meno della metà del personale dei livelli IV-VIII dell’Istituto.