La EPS European Physical Society ha assegnato a Lucio Rossi, fisico del CERN e dell’INFN, il premio Rolf Wideröe 2020, attribuito ufficialmente giovedì 14 maggio nel corso della IPAC International Particle Accelerator Conference, che quest’anno si è tenuta in modalità videoconferenza per l’emergenza CoVid-19. Rossi è stato insignito del prestigioso riconoscimento “per il suo ruolo pionieristico nello sviluppo della tecnologia dei magneti superconduttori per gli acceleratori e gli esperimenti, e la sua applicazione a progetti complessi di fisica delle alte energie, progetti che comportano una forte spinta allo sviluppo delle capacità industriali, e per il suo instancabile impegno nel promuovere il campo della scienza e della tecnologia degli acceleratori”.
“Sono felicissimo per questo premio – commenta Lucio Rossi – che considero un riconoscimento alla scuola italiana della superconduttività applicata, che l’INFN ha formato negli anni ’80 e ‘90 con i grandi progetti del ciclotrone superconduttore, ora ai Laboratori Nazionali del Sud dell’INFN, del solenoide dell’esperimento ZEUS all’acceleratore HERA, e di molti altri sorti nell’ambito del Progetto Speciale Superconduttività”. “I grandi progetti di lungo respiro, di cui l’INFN può vantare un record invidiabile e unico in Italia, non solo permettono lo sviluppo di nuove tecnologie: formano le persone e le comunità, forse l’eredità più importante e duratura della ricerca”, conclude Rossi.
Il premio Rolf Wideröe rappresenta il riconoscimento della comunità scientifica della fisica delle particelle al contributo determinante, sia dal punto di vista scientifico sia manageriale, di Lucio Rossi nella progettazione e nello sviluppo dei magneti dipoli del superacceleratore LHC del CERN. Rossi, grazie alla sua competenza scientifica, alle sue capacità gestionali e al suo spirito costruttivo e propulsivo ha motivato l’intero gruppo di lavoro al CERN conducendo al successo l’impresa. Oggi Rossi è responsabile di High-Luminosity LHC, il progetto di potenziamento dell’acceleratore che partirà dopo il 2025.
Lucio Rossi è professore di Fisica all’Università di Milano Statale dal 1992. Lavora nell’ambito delle grandi applicazioni della superconduttività per acceleratori e rivelatori di particelle. È stato responsabile per l’INFN dei primi magneti dipoli di LHC, e poi responsabile delle prime bobine toroidali ATLAS, il più grande esperimento di LHC. Dal maggio 2001 Rossi è al CERN, dove ha diretto il progetto Magneti & Superconduttori per LHC. I magneti superconduttori di LHC sono la spina dorsale dell’acceleratore stesso (e valgono la metà dell’intero budget della macchina) e a tutt’oggi sono la più grande impresa di superconduttività mai compiuta. Dal 2010 ha diretto l’ambizioso potenziamento dell’acceleratore, chiamato High Luminosity LHC, volto ad aumentare di un fattore 10 la sua ‘luminosità integrata’, cioè il numero di eventinel punto di collisione, una delle caratteristiche fondamentali di un acceleratore di particelle. Il progetto High Luminosity LHC ha un budget totale di 1.500 M€ e implica lo sviluppo di tecnologie di frontiera. Lucio Rossi è stato insignito del premio IEEE- Council of Superconductivity Award for Applied Superconductivity nell’agosto 2007 a Philadelphia (USA) ed è IEEE fellow. Ha pubblicato oltre 150 articoli su riviste internazionali ed è attivo nella divulgazione della scienza, sviluppando temi come la relazione tra scienza e tecnologia, certezza e verità.