L’esperimento Km3net che si trova a largo della Sicilia ha catturato i segnali del passaggio dei capodogli in mare aperto. A “spiare” questi cetacei è il più grande e più profondo apparato di ascolto sottomarino cablato del Mediterraneo. I sensori acustici sono infatti “ospitati” su una torre che si alza dal fondale per 450 metri, il primo passo di una distesa di torri che, col progetto internazionale Km3Net di cui l’INFN è parte determinante, cattureranno i neutrini in viaggio dal centro della galassia. Nel marzo del 2013, 14 sensori acustici sono stati installati su una torre che è stata calata a 80 km a sud est di Capo Passero, in Sicilia, a 3500 metri di profondità nello Ionio meridionale. Grazie al progetto MIUR-Futuro in ricerca SMO che coinvolge l’INFN (in primo luogo i Laboratori Nazionali del Sud a Catania), l’INGV, le Università di Roma Sapienza e Roma 3, e di Pavia, Messina e Catania,i sensori acustici che ascoltano le “voci” dei grandi cetacei registrando cinque minuti ogni ora. Ciò consentirà agli scienziati di proteggere questi straordinari cetacei dai rischi dovuti all’attività marittima dell’uomo, calcolando le rotte di collisione con le navi e il grado di inquinamento acustico.
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