Ha raggiunto e superato la soglia dei 30000 visitatori, la mostra Balle di Scienza, promossa dall’INFN in collaborazione con Università di Pisa e Scuola Normale Superiore. La mostra - che resterà a Pisa a Palazzo Blu fino al 29 giugno - è aperta al pubblico da 10 settimane, in cui, oltre alle numerose visite scolastiche, ha catturato l’attenzione del pubblico generico, di studenti e turisti.
Balle di Scienza racconta gli abbagli, le bufale e gli errori, che inevitabilmente hanno lastricato la strada della conoscenza umana, a partire dall’antichità fino ai giorni nostri, attraversando la soglia decisiva della nascita del metodo scientifico. E’ Galileo che ha insegnato agli scienziati a guardare con più attenzione e intelligenza i fenomeni naturali e a scovare e correggere i propri errori. Ma ancora oggi del resto, nella nostra era ipertecnologica e di comunicazione globale, capita alla scienza – sebbene con la consapevolezza del metodo - di prendere grandi cantonate.
Balle di Scienza racconta gli errori degli scienziati in un modo sorprendente e inedito, immergendo il pubblico negli errori antichi e facendogli rivivere le storie di scienziati moderni, con installazioni interattive e scenografie multimediali. “Il successo di Balle di Scienza – ha dichiarato il presidente INFN Fernando Ferroni – dimostra che un pubblico vasto può incuriosirsi della scienza e apprezzare addirittura idee molto difficili, quando il nostro racconto le rende accessibili e la comunicazione è quella più adeguata” (v.n.)
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