Mettere a servizio della società le conoscenze scientifiche e tecnologiche generate dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) all’interno dei propri percorsi di ricerca di base: è questo l’obiettivo del progetto INFN.Open (Open INnovation from Fundamental Nuclear research) che ha preso il via proprio in questi giorni in seguito ad una convenzione tra l’INFN e l’Agenzia per la Coesione Territoriale. Finanziato con circa 1,7 milioni di euro nell’ambito del Programma Azione Coesione Complementare al PON "Governance e Capacità Istituzionale" 2014-2020, INFN.Open è un progetto a carattere nazionale nel quale i Laboratori Nazionali del Gran Sasso (LNGS) dell’INFN rappresenteranno l’hub nazionale di coordinamento, a riprova del ruolo trainante del centro nel settore dedicato allo sviluppo e al trasferimento tecnologico.
Attraverso specifiche attività volte ad instaurare contatti con le aziende e con il territorio, il progetto permetterà di ottimizzare la gestione dei processi di trasferimento tecnologico verso le imprese favorendone la valorizzazione delle competenze disponibili nell’Istituto. "Tutte le attività del progetto INFN.Open sono mirate a rendere fruibile da parte della società e in particolare del mondo produttivo il ricchissimo patrimonio di tecnologie messe a punto dall'Istituto nella realizzazione dei suoi obiettivi di ricerca – spiega Cino Matacotta, ricercatore dell’INFN e responsabile tecnico-scientifico del progetto – Si tratta di costruire un nuovo spazio, fatto di strumenti, procedure e relazioni, dove i risultati della nostra ricerca possano velocemente trovare una strada verso le applicazioni".
L’INFN, nelle proprie attività di ricerca, ha la capacità di sviluppare strumenti e attrezzature con un elevato contenuto tecnologico. L’innovazione generata dalla ricerca scientifica dell’Istituto può produrre un importante impatto sulla società civile e industriale attraverso la messa a sistema di competenze, infrastrutture e tecnologie che l’ente ha sviluppato in diversi settori quali: la salute, l’ambiente, i beni culturali, la sicurezza, l’aerospazio ma anche tecnologie innovative per il supercalcolo di nuova generazione. Per questo motivo negli ultimi anni l’INFN si è occupato attivamente di trasferimento tecnologico dotandosi di un’unità dedicata alla valorizzazione e all’immissione sul mercato delle innovazioni prodotte dall’Istituto.
“Compito del Trasferimento Tecnologico INFN è quello di creare il percorso per portare le tecnologie innovative di avanguardia sviluppate dall'INFN verso la società, attraverso il potenziamento di specifici strumenti d’azione – afferma Mariangela Cestelli Guidi, coordinatrice del Comitato Nazionale per il Trasferimento Tecnologico dell’INFN – Pensiamo agli spin-off nati in ambito biomedico, come Sybilla Biotech, che ha implementato sofisticati modelli di calcolo teorico per la ricerca di nuovi farmaci, o lo sviluppo di tecnologie avanzate di deposizione di film sottili per la realizzazione di nuovi componenti per applicazioni industriali, come avvenuto nella fruttuosa collaborazione tra INFN e la società Eurolls. Il progetto INFN.Open va proprio nella direzione di potenziare la nostra capacità di intercettare nuovi interlocutori per portare le tecnologie dell'Istituto al di fuori del nostro ambito di azione.”
I LNGS supporteranno lo sviluppo del progetto INFN.Open per i circa due anni di durata previsti. “Ritengo molto significativo che un progetto a carattere nazionale così importante per l’INFN venga incardinato presso i LNGS – commenta Ezio Previtali, Direttore dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso – I Laboratori sono da sempre coinvolti in diverse attività di trasferimento tecnologico in collaborazione con aziende a livello nazionale e sono convinto di quanto il progetto ci aiuterà nel rendere il processo trasferitorio più efficiente”. I LNGS sono il centro di ricerca sotterraneo operativo più grande e importante del mondo, dove si realizzano ricerche di punta e si sviluppano tecnologie all’avanguardia che producono sviluppo e innovazione. Grazie alle peculiarità che li caratterizzano, i LNGS sono una delle poche infrastrutture di ricerca italiane classificate a impatto “Globale” all’interno del Piano Nazionale per le Infrastrutture di Ricerca (PNIR) 2021-2027, pubblicato dal Ministero dell’Università e della Ricerca come parte integrante del Programma Nazionale della Ricerca (PNR), rappresentando quindi un ambiente ideale per lo sviluppo di un progetto come INFN.Open.