Si è recentemente tenuto a Milano, nella sede di FAST, Federazione delle Associazioni Scientifiche e Tecniche il primo Workshop Nazionale INFN Acceleratori, promosso dal Comitato INFN Acceleratori (INFN-A) e dalla Commissione Scientifica Nazionale dell’INFN per la ricerca tecnologica (CSN5), con il contributo delle Commissioni Scientifiche Nazionali per la fisica delle particelle (CSN1) e per la fisica nucleare (CSN3).
L’evento, che ha richiamato 178 partecipanti e ha visto la presentazione di ben 28 relazioni da parte di alcuni fra i principali esperti nel campo degli acceleratori, ha offerto l’opportunità di discutere i maggiori progetti sui quali l’INFN è attualmente impegnato, i grandi progetti di R&D per futuri acceleratori e le ricerche di base che sono il seme per future iniziative. La due-giorni di lavori è stata anche l’occasione per riflettere sulle strategie future, sul potenziamento del ruolo degli acceleratori nella ricerca tecnologica e nella fisica fondamentale, discutendo anche di valorizzazione delle risorse, dal reclutamento degli esperti alla formazione dei giovani, in ambito sia universitario sia INFN, alle forme di finanziamento.
“È stato un momento di confronto di grande importanza per la comunità scientifica degli acceleratori perché questo è un settore fortemente innovativo in cui l’INFN può fare la differenza, rafforzando anche la sua leadership internazionale”, ha sottolineato il Presidente dell’INFN Antonio Zoccoli nel corso della sua partecipazione all’evento. “In questo frangente è particolarmente rilevante valorizzare al meglio le risorse e indirizzarle con visione verso attività promettenti e di impatto a vantaggio della scienza e della tecnologia, ma anche della società perché gli investimenti in ricerca di base rappresentano una risorsa importante anche per il rilancio socio-economico del Paese”.
L’importante patrimonio di competenze scientifiche e tecnologiche consente alla comunità INFN degli acceleratori una particolare vivacità, anche per quanto riguarda l’accesso a bandi pubblici competitivi, l’ultimo in ordine di tempo, il PNRR.
L’INFN, grazie alla sua lunga tradizione nel campo delle tecnologie per acceleratori, si colloca tra i leader mondiali del settore: la sua straordinaria scuola deve essere dunque preservata e rilanciata per far sì che nuove generazioni di fisici, ingegneri e tecnici possano continuare a cogliere l’opportunità di formarsi in un ambiente scientifico che è all’eccellenza europea e mondiale per la fisica delle particelle.
“L’interscambio con questa comunità è davvero proficuo per l’azione della CSN5 che ha il compito di coordinare le ricerche tecnologiche e lo sviluppo di applicazioni in altri settori di strumenti, metodi e tecnologie della fisica fondamentale”, ha evidenziato Alberto Quaranta, Presidente della CSN5 e co-organizzatore dell’evento. “La collaborazione è indispensabile per definire il panorama degli interventi possibili a sostegno delle sfide poste per le tecnologie di frontiera di cui necessitano gli acceleratori.
“Siamo davvero soddisfatti dell’esito di queste due giornate perché è stata l’occasione per discutere anche con il management dell’INFN di progetti, esperimenti e sviluppo delle linee di ricerca per acceleratori”, ha commentato Lucio Rossi, Presidente del Comitato INFN-A e ideatore dell’evento. “La realizzazione di acceleratori innovativi è una vera e propria impresa di ricerca, che si sviluppa in un orizzonte temporale lungo, tra i 10 e i 30 anni, LHC ne è uno dei più brillanti esempi, e questo implica la necessità di rafforzare la capacità di project management, dalla progettazione alla concertazione con tutti i possibili stakeholder, fino alla programmazione di tutte le risorse infrastrutturali, finanziarie e umane che l’INFN decide di mettere in campo”.