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ADROTERAPIA: LA TECNOLOGIA ITALIANA SI AFFERMA

acceleratore sincro medioSi diffonde la tecnologia italiana sviluppata dalla ricerca in fisica delle particelle. La società DETECTOR, nata dalla collaborazione fra INFN e Università di Torino, e la Fondazione CNAO hanno avviato una partnership d’eccellenza per la realizzazione di un nuovo centro di adroterapia Med Austron, in costruzione vicino a Vienna, in Austria. L’adroterapia è una forma di radioterapia attraverso cui i tumori vengono irradiati con fasci di protoni o ioni di carbonio (adroni) emessi da un acceleratore di particelle. Con questo metodo si possono colpire tumori senza danneggiare i tessuti circostanti, permettendo trattamenti di maggiore profondità e precisione rispetto a sistemi tradizionali. Il progetto prevede la realizzazione di 5 nuovi sistemi di monitoraggio del fascio per il sistema di distribuzione della dose di radioterapia. Compito di DETECTOR sarà quello di curare la parte hardware del lavoro: camere, elettronica, sistemi di interfaccia. La società torinese ha già effettuato il collaudo dei sistemi di monitor del CNAO di Pavia e ha lavorato con il Centre de Protontherapie d’Orsay a Parigi e con il Paul Scherrer Institut di Villigen in Svizzera.  (e.c.)

BUON COMPLEANNO AMS

Si festeggia oggi il primo compleanno dell’esperimento AMS-02 nello spazio. La data è simbolica, l’Alpha Magnetic Spectrometer è stato, infatti, lanciato dal Kennedy Space Center di Cape Canaveral (USA) il 16 maggio 2011 alla volta della Stazione Spaziale Internazionale. L’anniversario viene celebrato con una visita al CERN dell’equipaggio dello Shuttle che ha portato AMS sulla Stazione Spaziale Internazionale. Al CERN si trova, infatti, il centro di elaborazione dei dati che giungono a Ginevra dal centro NASA di Huston. L’esperimento, realizzato in gran parte in Europa, ha visto un importante contributo italiano, con un impegno di circa 60 scienziati coinvolti nel progetto. In particolare l’INFN e L’ASI hanno contribuito in modo determinante al suo finanziamento e l’INFN ha realizzato i principali strumenti a bordo di AMS. La missione, che durerà almeno 10 anni, studiando i raggi cosmici al di fuori dell’atmosfera terrestre, investigherà su tre grandi misteri della fisica delle particelle: l’antimateria, la materia oscura e la materia strana.

Approfondimenti su Ams

APPELLO DEL PERSONALE INFN CONTRO I TAGLI

Un appello sul Decreto Legge del 6 luglio 2012 n.95 (Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica, cioè lo spndong review) è stato proposto dal rappresentante dei ricercatori dell’INFN, elaborandolo sulla base della mozione approvata dall’assemblea della Sezione di Napoli. Il personale può sottoscriverlo a questo indirizzo: http://www.ipetitionscom/petition/appello-ricercatori-infn-su-dl-952012-spending/. Ecco il testo dell’appello:

Solidali con il presidente dell’INFN Prof. Fernando Ferroni, sosteniamo il suo impegno nel difendere e garantire l’eccellenza dell’attività di ricerca di tutte le componenti dell’Ente. Chiediamo che il Presidente rappresenti presso gli organi governativi le istanze della nostra comunità che hanno il solo scopo di sostenere e garantire la qualità del nostro lavoro al servizio della società italiana. Riteniamo che i provvedimenti per gli Enti di Ricerca riportati nel DL, riguardanti la riduzione del personale tecnico e amministrativo, l’impossibilità in qualsiasi misura di assumere giovani ricercatori, e il taglio dei fondi ordinari di ricerca, vadano ritirati. Tale richiesta si basa su alcune considerazioni fondamentali: L’attività di ricerca di base è parte integrante e snodo fondamentale del processo di sviluppo del nostro paese. Già da molti anni gli Enti di Ricerca hanno dovuto subire tagli e riduzioni, che hanno provocato una grave crisi degli stessi, oltre a una inarrestabile emorragia del nostro migliore capitale umano verso istituzioni straniere, che se ne avvantaggiano approfittando della miopia di taluni settori della classe dirigente italiana. Questo costituisce, oltre che uno spreco delle risorse investite nella formazione dei giovani, una grave perdita per il nostro paese. Se tale processo non viene arrestato, la Ricerca italiana non potrà continuare a essere uno dei pochi settori di eccellenza del nostro paese, e la comunità dei ricercatori non sarà in grado di rispettare gli impegni assunti nelle collaborazioni internazionali. I tagli previsti nel DL per gli Enti di ricerca porterebbero la loro crisi a una fase irreversibile di declino. Le competenze in tutti i campi, sia della ricerca scientifica che della tecnologia, progressivamente verrebbero perse per l’impossibilità di trasferirle alle generazioni più giovani. Anche il processo di reperimento di fondi esterni, che avviene tramite la collaborazione con agenzie di ricerca internazionali, diverrebbe impraticabile, a causa del depauperamento delle nostre strutture.
E’ regola generale, e non solo in Italia, che garanzia di una ricerca di eccellenza sia la possibilità di affidarsi a una programmazione pluriennale basata su finanziamenti certi.
Il personale e gli associati alla ricerca INFN sono pronti a intraprendere, di concerto con il Presidente e la dirigenza dell’Ente, qualunque azione efficace al sostegno della ricerca di base, che riteniamo sia un impegno etico nei confronti della società italiana.

ACCORDO INFN-CINECA PER IL SUPERCALCOLO

cinecaL'INFN e CINECA hanno firmato un accordo quadro di collaborazione per sviluppare il supercalcolo scientifico per ricerche nella fisica nucleare e delle alte energie. L'accordo con il Consorzio interuniversitario per il supercalcolo favorirà attività congiunte tra gli specialisti HPC di CINECA e i ricercatori INFN e renderà disponibili significative risorse di calcolo per la simulazione dei sistemi complessi e l'analisi di grandi quantità di dati. La collaborazione prevede la sperimentazione di tecnologie e infrastrutture per calcolo ad alta prestazione e lo sviluppo di applicazioni di modellistica e simulazione, ottimizzazione e valutazione delle prestazioni di algoritmi e codici per sistemi di nuova generazione, data management, post-processing e visualizzazione. Il lavoro è già iniziato con l'utilizzo da parte dei ricercatori INFN del supercomputer BlueGene/Q e con un programma volto a ottimizzare programmi di calcolo realizzati dai ricercatori dell' INFN per i sistemi prototipali "many-core" disponibili al CINECA.  (e.c.)

APPELLO DEL PERSONALE INFN CONTRO I TAGLI

evento Un appello sul Decreto Legge del 6 luglio 2012 n.95 (Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica, cioè lo spndong review) è stato proposto dal rappresentante dei ricercatori dell’INFN, elaborandolo sulla base della mozione approvata dall’assemblea della Sezione di Napoli. Il personale può sottoscriverlo a questo indirizzo: http://www.ipetitions.com/petition/appello-ricercatori-infn-su-dl-952012-spending/#sign_petition

Ecco il testo dell’appello:

Solidali con il presidente dell’INFN Prof. Fernando Ferroni, sosteniamo il suo impegno nel difendere e garantire l’eccellenza dell’attività di ricerca di tutte le componenti dell’Ente. Chiediamo che il Presidente rappresenti presso gli organi governativi le istanze della nostra comunità che hanno il solo scopo di sostenere e garantire la qualità del nostro lavoro al servizio della società italiana. Riteniamo che i provvedimenti per gli Enti di Ricerca riportati nel DL, riguardanti la riduzione del personale tecnico e amministrativo, l’impossibilità in qualsiasi misura di assumere giovani ricercatori, e il taglio dei fondi ordinari di ricerca, vadano ritirati. Tale richiesta si basa su alcune considerazioni fondamentali: L’attività di ricerca di base è parte integrante e snodo fondamentale del processo di sviluppo del nostro paese. Già da molti anni gli Enti di Ricerca hanno dovuto subire tagli e riduzioni, che hanno provocato una grave crisi degli stessi, oltre a una inarrestabile emorragia del nostro migliore capitale umano verso istituzioni straniere, che se ne avvantaggiano approfittando della miopia di taluni settori della classe dirigente italiana. Questo costituisce, oltre che uno spreco delle risorse investite nella formazione dei giovani, una grave perdita per il nostro paese. Se tale processo non viene arrestato, la Ricerca italiana non potrà continuare a essere uno dei pochi settori di eccellenza del nostro paese, e la comunità dei ricercatori non sarà in grado di rispettare gli impegni assunti nelle collaborazioni internazionali. I tagli previsti nel DL per gli Enti di ricerca porterebbero la loro crisi a una fase irreversibile di declino. Le competenze in tutti i campi, sia della ricerca scientifica che della tecnologia, progressivamente verrebbero perse per l’impossibilità di trasferirle alle generazioni più giovani. Anche il processo di reperimento di fondi esterni, che avviene tramite la collaborazione con agenzie di ricerca internazionali, diverrebbe impraticabile, a causa del depauperamento delle nostre strutture.
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