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CONVEGNO IN ONORE DI MILLA BALDO CEOLIN

Un convegno in onore di Milla Baldo Ceolin, una grande scienziata per lunghi anni dirigente dell’INFN, scomparsa un anno fa. A celebrarla sono il Dipartimento di Fisica e Astronomia dell'Università di Padova e la sezione padovana dell’INFN. Nel corso della sua lunga carriera scientifica Milla Baldo Ceolin ha indagato alcuni dei più importanti problemi della fisica le proprietà di simmetria delle interazioni o le violazioni delle leggi di conservazione. Tra i suoi contributi principali vi è la scoperta del primo antihyperon (antilambda) e le sue ricerche sulle proprietà dei mesoni K Dopo la scoperta della corrente debole neutra, un ingrediente importante del Modello Standard, il suo interesse principale si è concentrato sulla fisica del neutrino. Per informazioni sul convegno: http://tribute-milla.fisica.unipd.it/index.html  (e.c.)

MAGIC RIAPRE GLI OCCHI

magic infnE’ di nuovo puntato verso l’universo profondo lo sguardo dei due telescopi di MAGIC, nell’isola di La Palma nell’arcipelago delle Canarie. L’osservatorio MAGIC (“Major Atmospheric Gamma-ray Imaging Cherenkov”), ha iniziato la sua attività nel 2004 con un primo telescopio e ha aumentato significativamente la propria potenzialità grazie a un secondo telescopio gemello attivato nel 2008. In queste settimane, dopo una pausa in cui sono stati rinnovati e potenziati, entrambi i telescopi riprendono le loro osservazioni dei segnali provenienti dai fenomeni più estremi e energetici dell’universo. "Benché riveli luce visibile - spiega Barbara De Lotto, ricercatrice INFN dell'esperimento - Magic utilizza l’atmosfera come un convertitore allo scopo di rivelare raggi gamma emessi da sorgenti cosmiche. Questi non sono visibili dall’occhio umano, ma quando interagiscono con gli atomi e le molecole dell’atmosfera producono dei lampi di luce della durata di alcuni miliardesimi di secondo che possono essere registrati dai sofisticati sensori di MAGIC. Il telescopio inoltre non solo monitora in modo indipendente il cielo, ma è anche in comunicazione con i satelliti spaziali." Questa caratteristica unica ha reso possibile la prima rivelazione di una pulsar della nostra galassia alle energie esplorate, la stella di neutroni magnetizzata prodotta durante l’esplosione della supernova del Granchio nel 1054, e dei nuclei galattici attivi più distanti in questa banda energetica.

In occasione della ripresa delle osservazioni dei telescopi MAGIC, nell’isola di La Palma, nell’arcipelago delle Canarie, i giornalisti internazionali sono invitati a visitare i telescopi all’osservatorio di Roque de los Muchachos durante il pomeriggio del 15 novembre.  (v.n.)

SISTEMI INNOVATIVI PER I RIFIUTI RADIOATTIVI

centrale-nucleare-garigliano2I rifiuti radioattivi provenienti dalle centrali nucleari smantellate potranno essere controllati 24 ore su 24 da remoto. Si potrà monitorare ogni singolo fusto di materiale radioattivo e sapere in tempo reale se emette radiazioni a un livello anomalo, riducendo gli interventi e l'esposizione del personale.

Questo potrà avvenire grazie a rivelatori pilota che verranno sviluppati all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) assieme alla SOGIN, la società che si occupa del decommissioning e del trattamento e gestione dei rifiuti radioattivi provenienti dalle centrali nucleari italiane.

INFN e Sogin hanno firmato il 7 novembre a Roma un accordo per una collaborazione che prevede, tra l’altro, un primo progetto per la realizzazione di un sistema tecnologico per il monitoraggio in tempo reale dei rifiuti radioattivi, tramite la tecnica DMRN (Detector Mesh for Nuclear Repositories), che consentirà una nuova metodologia nella gestione dei rifiuti radioattivi.

In particolare, l’accordo prevede una fase sperimentale per la realizzazione di rivelatori di radiazioni ad alta tecnologia che vede coinvolti i Laboratori del sud dell’INFN e la centrale di Garigliano di Sogin (CE).

LHCb: SUPERSIMMETRIA PIU' LONTANA

La misurazione di un decadimento molto raro all'esperimento LHCb del CERN sembra restringere ulteriormente lo spazio per l’esistenza della supersimmetria. L’annuncio è stato dato a Kyoto nel corso dell’Hadron Collider Physics Symposium (HCP2012) dal team di LHCb  che ha mostrato i nuovi dati sul decadimento del mesone B. L’esperimento LHCb, ottimizzato per misurare le proprietà di mesoni che contengono un quark b, ha per la prima volta l’evidenza di un rarissimo decadimento del mesone Bs in due muoni (fenomeno che accade solo 3 volte ogni miliardo di mesoni prodotti a LHC).  Questo studio rende meno probabile (anche se al momento non elimina) l’esistenza della supersimmetria, almeno in questo specifico canale. “L’evidenza sperimentale di questo decadimento, ottenuta per la prima volta a LHCb – dice Pierluigi Campana portavoce dell’esperimento – anche se con un errore sperimentale per ora piuttosto ampio, ci indica che probabilmente dobbiamo continuare a cercare gli effetti della supersimmetria da qualche altra parte. La caccia è ancora aperta.” Infatti, se ci si fosse trovati in presenza di nuove particelle supersimmetriche, esse avrebbero influenzato il valore della frazione di decadimento di questa tipologia di decadimenti (ossia la frequenza con la quale una particella si trasforma in altre particelle). Invece questo valore è per ora saldamente all’interno dei limiti previsti dal Modello Standard. Ulteriori dati già raccolti da LHCb, ma ancora da analizzare, saranno in grado di confermare o meno se il Modello Standard, ancora una volta, ha passato indenne un’importante prova d’esame.

PROTONI DA LASER PER L'ADROTERAPIA

È stata definita la task force che dovrà condurre a termine il disegno concettuale di ELIMED (Extreme Light Infrastructure Medicine), la prima facility al mondo dedicata alle applicazioni cliniche di particelle prodotte da una sorgente laser. È questo il principale risultato del workshop che si è tenuto a Catania, ai Laboratori Nazionali del Sud dell’INFN, il 18 e il 19 ottobre e che ha visto la partecipazione di oltre 60 esperti provenienti da vari campi, dalla fisica alla biologia, dalla chimica alla medicina. ELIMED è un progetto promosso dai ricercatori dell’INFN nell’ambito del più ampio progetto pan-europeo ELI (Extreme Light Infrastructure), selezionato dall’ESFRI (European Strategy Forum for Research Infrastructures), che prevede la costruzione di tre infrastrutture in diversi paesi europei, dedicate a laser di nuova generazione. ELIMED sta, appunto, verificando la possibilità di utilizzare in ambito biomedico, in particolare in adroterapia (cioè nella cura dei tumori) protoni prodotti da una sorgente laser non convenzionale, anziché da acceleratori di particelle, come avviene attualmente.


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