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MORTO PAOLO BUDINICH

Il fisico Paolo Budinich è morto giovedì 14 novembre, nella sua Trieste, all’età di 97 anni. Nel 1964 Fondò insieme a Abdus Salam l’ICTP e nel 1978 la SISSA. “Oltre al notevole apporto scientifico, in particolare la teoria degli spinori, su cui ha lavorato per tutta la seconda parte della sua lunghissima carriera scientifica, voglio ricordare i due enormi contributi dati da Budinich alla fisica italiana e internazionale.” Commenta Antonio Masiero, vicepresidente dell’INFN. " In primo luogo, è grazie al suo inesauribile entusiasmo e alla sua capacità e lungimiranza che è  potuta sorgere la Scuola Internazionale di Studi Superiori Avanzati (SISSA) di Trieste, fiore all'occhiello dell'alta formazione in particolare nel campo della fisica teorica particellare e astroparticellare. Inoltre Budinich ha giocato un ruolo chiave, in collaborazione con Abdus Salam, Premio Nobel per la Fisica, per far partire l'International Center for Theoretical Physics (ICTP) sempre a Trieste. Instancabile è stato poi il suo sforzo di Budinich nel campo della divulgazione scientifica che ha portato alla nascita del museo interattivo e multimediale dell' Immaginario Scientifico nell'area di Miramare a Trieste. (e.c.)

Il GSSI INAUGURA L’ANNO ACCADEMICO 2013-2014

inaugurazione gssiGrande entusiasmo all’inaugurazione del Gran Sasso Science Institute (GSSI) che ha festeggiato il 14 novembre l’apertura del suo primo anno accademico, 2013-2014. La nuova scuola di dottorato internazionale e centro di studi avanzati dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare ha inaugurato con una lectio magistralis del premio Nobel per la Fisica e senatore a vita Carlo Rubbia le sue attività didattiche e di ricerca. All’evento hanno partecipato anche Flavio Zanonato, Ministro dello Sviluppo Economico, Fabrizio Barca, ex Ministro della Coesione Territoriale, Fernando Ferroni, presidente dell’INFN, Massimo Cialente, Sindaco dell’Aquila, Paola Inverardi, Rettore dell’Università degli Studi dell’Aquila e Guido Martinelli, Direttore della SISSA.

Quest’anno saranno 36 gli studenti che al GSSI seguiranno le lezioni dei quattro percorsi formativi in fisica, matematica, informatica e studi urbani. Gli allievi sono stati selezionati tra i 552 che hanno risposto al bando di concorso e provengono, oltre che dal nostro Paese, anche da Brasile, Colombia, Francia, Russia, Georgia, Germania, India, Iran, Macedonia, Pakistan, Regno Unito e Turchia.

Il messaggio inviato dal Presidente del Consiglio Enrico Letta

FISICA E MEDICINA: CONGRESSO AIFM A TORINO

aifmDal 16 al 19 novembre è in programma a Torino il congresso nazionale dell'Associazione Italiana di Fisica Medica (AIFM), un'importante occasione di confronto e incontro tra fisici e professionisti della salute. All’appuntamento, giunto all’ottava edizione, sono attesi circa 600 partecipanti. In particolare, saranno numerosi i fisici dell’Infn che presenteranno relazioni scientifiche che descrivono come le ricerche in fisica fondamentale portino allo sviluppo di applicazioni e tecnologie in campo biomedico. Al congresso saranno presentate ed esaminate le innovazioni tecnologiche in radioterapia, medicina nucleare, diagnostica per immagini e interventistica, approfondendo gli aspetti dosimetrici, di qualità delle immagini e protezione del paziente e dell’operatore.   (e.c.)

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sito web: http://www.aifm2013.org/

3 MILIONI DALL'EUROPA PER STUDIARE I NEUTRINI

Con un finanziamento di 3 milioni di euro, il progetto Holmes coordinato da Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e Università di Milano-Bicocca, è vincitore di uno dei 19 Advanced Grant assegnati dall’European Research Council (ERC) a progetti di ricerca italiani. Rivolti a progetti d’avanguardia con una forte componente di innovazione e di sperimentazione, sono complessivamente 284 gli Advanced Grant finanziati dall’ERC a 18 Paesi Europei, in ambiti che vanno dalla medicina alla fisica, dalle materie umanistiche all’astronomia. Il progetto Holmes, in particolare, sarà impegnato per i prossimi 5 anni nelllo studio della massa del neutrino e sarà installato ai Laboratori del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare subito dopo essere stato messo a punto all'Università di Milano-Bicocca. Condotto da un team di ricercatori dell’Infn e delle Università di Milano-Bicocca e di Genova, il progetto sarà coordinato da Stefano Ragazzi, docente di Fisica sperimentale all’Università di Milano-Bicocca e direttore dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso. L’obiettivo primario di Holmes è lo sviluppo di una nuova tecnica per la misura indiretta molto precisa della massa dei neutrini, grazie alla misura dell’energia che essi rilasciano durante il decadimento di un particolare isotopo radioattivo artificiale, l’olmio-163. Saranno utilizzati, allo scopo, sensibilissimi micro-calorimetri raffreddati a una temperatura prossima allo zero assoluto (–273,15 °C) da un refrigeratore a diluizione installato nel Laboratorio di Criogenia dell’Università di Milano-Bicocca. La produzione dell’isotopo, la sua purificazione e l’innesto nei micro-calorimetri verranno curati dalla Sezione di Genova dell’INFN, con l’appoggio dei Laboratori del Gran Sasso". La bassissima temperatura, e il silenzio cosmico che caratterizza i Laboratori Nazionali del Gran Sasso, ossia la quasi totale assenza di rumore di fondo, garantiscono le condizioni ambientali ottimali per la delicata misura. [F.S]

Comunicato Stampa

LA SCIENZA INCONTRA L'ARTE ALL' ONU

memfut3Cosa accade se l’eccellenza e la bellezza del patrimonio culturale italiano si incontrano con le tecnologie più avanzate e i risultati sviluppati dalla ricerca scientifica. E’ quello che ci racconta e fa vedere Memoria/Futuro – Tecnologie per il patrimonio culturale, la mostra curata dalla Fondazione Rosselli con il sostegno del MIUR e in collaborazione con alcuni dei principali enti di ricerca italiani, tra cui l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.

 Memoria/Futuro è un viaggio attraverso le tecnologie che ci aiutano a conoscere, a tutelare, conservare, valorizzare, gestire e godere il patrimonio culturale, garantendo così un futuro alla nostra memoria. Le tecnologie e i risultati della ricerca scientifica, che guarda al futuro, possono diventare infatti lo strumento migliore per mantenere viva la consapevolezza della nostra storia e integrare sviluppo sociale e sostenibilità. 

 Lo dimostrano i numerosi progetti e le applicazioni tecnologiche che la mostra propone. Come l’uso di acceleratori di particelle – cugini molto più piccoli del grande LHC del CERN, proprio a Ginevra – per l’analisi della composizione di opere d’arte o la datazione di reperti archeologici. Il naso elettronico in grado di scoprire le muffe, che potrebbero rovinare i patrimoni archivistici. I laser per la pulitura e il restauro di manufatti e materiali antichi o i droni per il tele-rilevamento del territorio e di beni architettonici in seguito a un terremoto o a una calamità naturale. E ancora l’utilizzo di tecnologie informatiche, di computer vision, scansione e riproduzione digitale per realizzare musei e archivi virtuali dei beni artistici, come nel caso del grande museo virtuale dell’Iraq realizzato dal Cnr. O il progetto estremamente avanzato di rilevamento satellitare del territorio CosmoSkyMed.

 Anche solo guardando il sito web della mostra (http://memoriafuturo.fondazionerosselli.org) si ha l’idea di quanto ricchi di interesse e numerosi siano i progetti rappresentati, che ci offrono un eccezionale spaccato dell’eccellenza scientifica e culturale del nostro Paese.

 Non è un caso infatti che la mostra, immaginata anche come vetrina dell’eccellenza italiana all’estero, arrivi a Ginevra con il sostegno della Rappresentanza Permanente d’Italia presso le Organizzazioni Internazionali e dell’INFN e venga ospitata nella Sala dei Passi Perduti dello storico Palazzo delle Nazioni, inserendo così in un contesto internazionale il messaggio del ruolo cruciale della cultura per aumentare la tolleranza, il rispetto e la prosperità tra le persone.

La mostra sarà aperta al pubblico fino al 27 Novembre.

 

Evento Collaterale

 

 La Scienza incontra l’arte

 

21 Novembre 2013 h 15 Palais des Nations - Library Events Room

 

Pier Andrea Mandò,

 

direttore della sezione INFN di Firenze

 

Sergio Bertolucci,

 

Direttore per la Ricerca del CERN

 

 Leggi il comunicato stampa


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