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SPERIMENTANDO, DIALOGO SUL PIACERE DELLA SCOPERTA

Sperimentando-2013Scoprire è una gioia: è questo il tema attorno al quale dialogano a Padova venerdì 10 maggio il Presidente dell’INFN Fernando Ferroni e Patrizio Roversi di Velisti per Caso. L’incontro, che si svolgerà nell'aula magna del complesso Vallisneri (Facoltà di Biologia), rientra nella serie di iniziative collaterali alla mostra scientifica interattiva Sperimentando, alla sua dodicesima edizione. Dopo il dialogo tra Ferroni e Roversi si svolgerà la cerimonia di premiazione degli studenti risultati vincitori dei concorsi di Sperimentando, a premiarli sarà il Presidente Ferroni. La mostra, che conferma anche quest’anno un buon successo di pubblico, rimarrà aperta nella sede espositiva Ex Macello di via Cornaro fino al 19 maggio. Per informazioni http://sperimentando.lnl.infn.it/

IL VIAGGIO DI GOETHE PASSA DAI LNGS

Domenica 5 maggio e lunedì 6 maggio l’iniziativa “Goethe Souvenir” fa tappa ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso. Si tratta di un tour che ripercorre idealmente il viaggio in Italia raccontato da Johann Wolfgang von Goethe alla fine del settecento. Il “Goethe Souvenir” è partito il 25 aprile quando l'attore, blogger e camminatore Rosario Tedesco, alias Goethe_49, è sbarcato a Trapani meta iniziale del suo viaggio. La manifestazione è coordinato dal Goethe Institut di Roma in partnership con il programma Caterpillar di Radio2 con cui è previsto un collegamento lunedì 6 maggio alle ore 19.00. Sito web dell’iniziativa www.goethe.de/italia/souvenir Twitter #grandtour13 @goethe_49

L'INFN FARA' IL CUORE DEL CACCIATORE CINESE DI MATERIA OSCURA

galaxyL’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare ha firmato una lettera di intenti con l’Accademia Cinese delle Scienze e l’Università di Ginevra per mettere a disposizione le proprie competenze nella costruzione del futuro “cacciatore di materia oscura” che la Cina lancerà nello spazio tra uno o due anni . La prima missione spaziale cinese nel settore delle astro particelle si chiama DAMPE sarà seguito fra qualche anno da un altro "cacciatore di materia oscura" (HERD) che verrà installato nella futura stazione spaziale cinese. DAMPE avrà nel suo cuore un rivelatore, un tracciatore al silicio dello steso tipo di quello che l'INFN (Sezione di Perugia), in collaborazione con l' Università di Ginevra ha sviluppato per l' esperimento AMS in funzione sulla Stazione Spaziale Internazionale da due anni. L’INFN parteciperà con lo sviluppo della simulazione e l’ottimizzazione del rivelatore e alla successiva analisi dei dati scientifici. L’istituto italiano si occuperà anche dei relativi test di qualifica spaziale presso il laboratorio SERMS di Terni. La Cina ha di recente approvato un piano decennale di missioni spaziali dedicate a settori che vanno dall' osservazione della terra, allo studio delle sorgenti di raggi X, dalla crittografia quantistica alla ricerca della materia oscura.  (e.c.)

I 50 ANNI DELL'INFN A NAPOLI

sez naIl 7 maggio la Sezione di Napoli dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), celebra i suoi cinquanta anni di attività. La celebrazione si tiene presso la Sala Azzurra del Complesso Universitario di Monte S. Angelo, in via  Cintia, dalle ore 10 alle 17. La giornata sarà aperta dal direttore della sezione, Giovanni La Rana. Sarà presente l’Assessore Guido Trombetti, Il Rettore dell’Università di Napoli Federico II Massimo Marrelli e il Direttore del Dipartimento di Fisica Pasqualino Maddalena. L’evento sarà concluso dal Presidente dell’INFN, Fernando Ferroni. Dalla sua nascita, più di mille giovani sono stati formati nell’ambito dei gruppi di ricerca della Sezione dell’INFN e del gruppo collegato di Salerno. La giornata celebrativa si propone di ripercorrere le tappe importanti della storia della Sezione, guardando al contempo alle sue prospettive. Nel 1957 Eduardo Caianiello, che l’anno prima aveva vinto la cattedra di Fisica Teorica presso l’Università di Napoli, sottoponeva al Comitato Nazionale Ricerche Nucleari una richiesta di finanziamento per l’istituzione di una Scuola di Perfezionamento in Fisica Teorica e Nucleare, e al Consiglio Direttivo dell'INFN una proposta per la costituzione, a Napoli, di un gruppo aggregato, "allo scopo di sviluppare la ricerca scientifica nel campo della fisica teorica e di iniziare alla ricerca stessa giovani elementi che mostrino particolari attitudini". Dietro l’iniziativa di Caianiello, nasceva alla fine del 1957 la Sottosezione INFN di Napoli, traendo origine dalla Scuola di Perfezionamento in Fisica Teorica e Nucleare, costituitasi poco prima. Studi di spettroscopia nucleare hanno costituito l’inizio dell’attività sperimentale dei gruppi della Sottosezione, che ha visto crescere le attività ed il numero di afferenti, fino a diventare Sezione nel 1963, avendo come primo Direttore Ettore Pancini. Dalla sua nascita,la Sezione INFN di Napoli ha assunto negli anni un ruolo;di crescente rilievo nell’ambito della ricerca scientifica e tecnologica portata avanti dall’INFN a livello nazionale ed internazionale, nonché nella formazione dei giovani, vedendo crescere parimenti il suo impatto sul territorio nell’ambito del trasferimento tecnologico e della diffusione della cultura scientifica. Oggi la Sezione di Napoli può contare su 62 unità di personale, composte da 28 ricercatori, 6 tecnologi, 7 amministrativi e 21 tecnici a cui vanno aggiunti 7 dipendenti a tempo determinato. Il numero di associati alla ricerca, comprensivo del gruppo di Salerno, è arrivato a circa 250 persone.

LHCb RIVELA IMPERFEZIONE NELLO SPECCHIO DELLA MATERIA

LHCb magnetiLo specchio dell’Universo rivela una nuova imperfezione. Alcune particelle gemelle si sono scomposte in forme diverse, mentre avrebbero dovuto mantenere la propria uguaglianza anche in questa trasformazione. Il fenomeno è stato osservato da un gruppo di scienziati, con una vasta partecipazione di fisici dell’INFN, all’esperimento LHCb dell’acceleratore di particelle Large Hadron Collider al CERN di Ginevra, diretto da Pierluigi Campana. Lo studio, che viene pubblicato su Physics Review Letter, ha osservato questo comportamento in un tipo di particelle chiamato mesoni Bs, composti da un cosiddetto quark “bello” (beauty) e da un quark “strano” (strange). Per la prima volta, l’esperimento LHCb è stato in grado di osservare una differenza - un’asimmetria di comportamento - tra i decadimenti dei mesoni Bs e delle loro particelle gemelle (ma con cariche opposte) di antimateria, i mesoni anti-Bs. grazie alle collisioni che si realizzano all’interno di un acceleratore di particelle, qual è LHC, oggi i fisici sono in grado di produrre quotidianamente migliaia di miliardi di particelle di antimateria. E possono studiare con precisione il loro comportamento, confrontandolo con quello delle gemelle di materia. Se particelle e antiparticelle avessero proprietà esattamente speculari --- nel gergo tecnico dei fisici: se la simmetria CP fosse esattamente conservata --- non vi sarebbe motivazione apparente per giustificare la scomparsa dell’antimateria dall’Universo. Senonché negli esperimenti si osservano piccole asimmetrie di comportamento tra materia e antimateria.Ricostruendo un campione di circa 1065 decadimenti di questi mesoni, LHCb ha rivelato che in 676 casi i mesoni anti-Bs scompaiono (in gergo tecnico “decadono”) producendo una coppia di mesoni K e pioni, rispettivamente carichi positivamente e negativamente. Ci si aspettava che i mesoni Bs di materia ordinaria producessero anche loro un numero uguale di decadimenti identici (con cariche invertite). Invece è accaduto solo in 389 casi. Una bella differenza. “L’entità di questa asimmetria di comportamento è molto grande – spiega Vincenzo Vagnoni dell’INFN di Bologna e uno dei firmatari dell’articolo - e la misura effettuata da LHCb apre un nuovo settore d’indagine che potrà portare, con l’aumento della precisione statistica, una migliore comprensione dei fenomeni alla base della violazione della simmetria CP, e possibilmente alla scoperta di nuovi effetti che possano finalmente spiegare il mistero della scomparsa di antimateria dal nostro Universo”. Cliccare QUI per vedere una breve intervista di Pierluigi Campana, spokesperson di LHCb, al sito del CERN.


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