COMUNICATI STAMPA 2024

GALASSIE, STELLE E AMMASSI: ECCO LE NUOVE SPETTACOLARI IMMAGINI DI EUCLID

Euclid 2024Il telescopio spaziale europeo Euclid arricchisce il nostro ‘album’ dell’universo con cinque nuovi ritratti mozzafiato. La missione della European Space Agency (ESA), che vede la partecipazione anche della NASA, continua così a inviare a terra immagini strabilianti, che contengono un dettaglio di informazione senza precedenti. La soddisfazione è grande anche per le ricercatrici e i ricercatori italiani di ASI, INAF e INFN che partecipano al Consorzio internazionale della missione, composto da oltre 2000 scienziati provenienti da 300 istituti in 13 paesi europei, oltre a Stati Uniti, Canada e Giappone.

L’intera serie di prime osservazioni realizzate da Euclid, che ha puntato il suo telescopio verso 17 oggetti astronomici, dalle vicine nubi di gas e polvere a distanti ammassi di galassie, è stata effettuata in vista del programma principale delle osservazioni che Euclid condurrà per svelare i segreti del cosmo oscuro e rivelare come e perché l’universo appare così com’è oggi. Le nuove immagini, che hanno richiesto appena 24 ore di osservazioni, meno dello 0,1% del tempo totale dedicato all’obiettivo principale della missione, sono accompagnate dalla pubblicazione di dieci articoli sui primi dati scientifici prodotti dalla missione e da cinque articoli che descrivono la missione, gli strumenti e le performance basate sui primi dati in volo

Le immagini ottenute da Euclid coprono vaste porzioni di cielo e permettono di osservare l’universo lontano con una risoluzione molto migliore di quella dei telescopi terrestri, utilizzando sia la luce visibile, sia quella infrarossa. E, sebbene siano straordinarie già solo visivamente, queste immagini sono molto più di semplici belle ‘istantanee’: grazie alle nuove e uniche capacità di osservazione di Euclid, infatti, esse rivelano anche moltissime informazioni sul cosmo. Per esempio, è stato possibile studiare i meccanismi di formazione ed evoluzione di stelle e galassie, nonché identificare oggetti mai visti prima, come pianeti neonati vaganti nella nostra galassia e galassie nane alla periferia di un ammasso di galassie. Due studi guidati dall’INAF hanno svelato i dettagli inediti di un ammasso stellare nella Via Lattea e di alcune galassie vicine alla nostra. Inoltre, lo strumento NISP a bordo di Euclid, sensibile alla luce infrarossa, ha permesso di rivelare nuove galassie che si sono formate nelle fasi primordiali dell’universo, circa 13 miliardi di anni fa, dimostrando che è possibile osservare e studiare questa categoria di oggetti astrofisici, scoperti solo poche decine di anni fa e ancora così misteriosi.  

Euclid è uno dei programmi più ambiziosi a livello internazionale nel quale l’Italia, attraverso l’Agenzia Spaziale Italiana, l’Istituto Nazionale di Astrofisica e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, gioca un ruolo di protagonista coinvolgendo oltre duecento scienziate e scienziati italiani, appartenenti anche a numerose università: Università di Bologna, Università di Ferrara, Università di Genova, Università Statale di Milano, Sapienza Università di Roma, Università di Trieste, SISSA, Università di Ferrara, CISAS dell’Università di Padova.

Grazie a questo fondamentale ruolo italiano il satellite Euclid ospita un telescopio a specchio di 1,2 metri di diametro e due strumenti scientifici, il VIS (VISible Instrument) e il NISP (Near Infrared Spectrometer Photometer), che hanno l’obiettivo principale di osservare il cielo extragalattico con lo scopo di ottenere immagini con altissima risoluzione e misurare gli spettri di milioni di galassie. L’Italia ha avuto il ruolo fondamentale di progettare la strategia osservativa della missione e ha oggi quello di coordinare tutte le attività per la riduzione dei dati a terra.

L’ASI, inoltre, sempre in collaborazione con l’INAF e con l’INFN, ha guidato il team industriale che ha progettato e realizzato i contributi agli strumenti, formato da un’Associazione Temporanea d’Imprese con OHB Italia mandataria, SAB Aerospace e Temis mandanti mentre la leadership per la realizzazione della piattaforma è stata affidata da ESA a Thales Alenia Space Italia del gruppo Leonardo. L’ASI ha inoltre finanziato le attività industriali per la progettazione e la realizzazione del Science Data Center italiano della missione, affidate ad ALTEC di Torino.

"Euclid è, al momento, la missione più complessa del Programma Scientifico di ESA per quanto riguarda gli obiettivi scientifici ed è destinata ad aprire un capitolo importante nella conoscenza del nostro universo - commenta Barbara Negri responsabile Volo Umano e Sperimentazione Scientifica di ASI - Queste nuove immagini ottenute da Euclid confermano le ottime prestazioni degli strumenti scientifici a bordo, a cui l’ASI ha contribuito con la realizzazione di parti importanti, e il grande lavoro del Science Ground Segment, di responsabilità italiana, nell’elaborazione dei dati scientifici".

“Queste nuove immagini, insieme a quelle divulgate lo scorso novembre, permettono di comprendere l’enorme potenziale della missione, in termini sia del numero di oggetti che Euclid sarà in grado di osservare sia della qualità delle misure stesse,” commenta Anna Di Giorgio dell’INAF, che coordina le attività italiane per la missione Euclid finanziate dall’ASI. “I primi risultati scientifici pubblicati oggi, che vedono un forte contributo da parte di ricercatrici e ricercatori INAF, danno anche una misura di quale e quanta “legacy science” sarà possibile fare utilizzando i dati di Euclid: ad esempio lo studio di ammassi stellari extragalattici o la scoperta di nuove galassie nane di piccola massa o, ancora, di galassie luminose molto distanti, fino ad esplorare oggetti la cui luce è stata emessa più di 10 miliardi di anni fa, ai primordi dell’Universo”.

“Lo scopo della missione Euclid è studiare come energia oscura e materia oscura abbiano governato l’evoluzione dell’universo”, spiega Stefano Dusini, che coordina la partecipazione dell’INFN in Euclid. “Il 95% dell’universo sembra essere composto da queste due forme misteriose di energia e materia di cui sappiamo ancora poco o niente. La qualità eccellente di queste prime immagini ci rendono confidenti che Euclid riuscirà a raggiungere il suo obiettivo scientifico. E le ottime prestazioni dello strumento NISP, cui l’INFN ha contribuito con la responsabilità dell’integrazione dell’elettronica calda, e condivide con INAF il monitoraggio e la gestione in volo dello strumento, e il monitoraggio delle performance e della buona qualità dei dati, ci rendono orgogliosi del lavoro fatto dai ricercatori e dalle ricercatrici dell’INFN”, conclude Dusini.  

Il satellite Euclid è stato lanciato da Cape Canaveral in Florida il 1° luglio del 2023 a bordo di un vettore Falcon 9 della società privata americana SpaceX.

 

 

 

TECNOPOLO DI BOLOGNA: LA FABBRICA DEL FUTURO. INAUGURATO IL NUOVODATA CENTER DEL CNAF.

TAGLIO NASTRO5 ICSC INFN copiaCOMUNICATO CONGIUNTO INFN-ICSC-CINECA. In occasione dell’inaugurazione della nuova sede del data center del CNAF al Tecnopolo di Bologna, INFN, CINECA e Fondazione ICSC hanno promosso una giornata di confronto tra istituzioni, ricerca scientifica e impresa su alcuni dei più rilevanti temi legati al calcolo e alla gestione dei dati: dall’AI al calcolo quantistico, dai big data alla cybersicurezza.

Il Tecnopolo di Bologna, il principale polo del supercalcolo d’Italia e uno dei più importanti d’Europa, si potenzia ulteriormente grazie al data center del CNAF, il Centro Nazionale di Calcolo dell’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, la cui nuova sede è stata inaugurata oggi, 10 maggio, nell’Edificio B5, alla presenza delle autorità e dei rappresentanti delle Istituzioni. Sono intervenuti Roberto Viola EU DG Communications Networks, Content and Technology, Gianluigi Consoli Direttore Generale Internazionalizzazione e Comunicazione del MUR Ministero dell’Università e della Ricerca, Stefano Bonaccini Presidente Regione Emilia-Romagna, Rosa Grimaldi Delegata del Sindaco di Bologna Matteo Lepore intervenuto da remoto, Giovanni Molari Rettore dell’Università di Bologna Alma Mater Studiorum, accolti e accompagnati da Antonio Zoccoli, Presidente dell’INFN e della Fondazione ICSC, Luca Dell’Agnello Direttore del CNAF e Francesco Ubertini Presidente del CINECA e vicepresidente della Fondazione ICSC.

“Il potenziamento del data center del CNAF e il suo trasferimento al Tecnopolo di Bologna fanno parte della strategia di rinnovamento dell’infrastruttura di calcolo dell’INFN per affrontare le sfide scientifiche e tecnologiche dei prossimi anni”, commenta Antonio Zoccoli, presidente dell’INFN e della Fondazione ICSC. “Questa strategia è perfettamente integrata nel piano che vede il potenziamento del sistema nazionale di calcolo e la realizzazione di una infrastruttura digitale distribuita e federata come una priorità strategica del Paese, sostenuta con fondi PNRR della Missione 4 coordinata dal MUR, che hanno anche permesso la nascita, sempre qui a Bologna, del primo Centro Nazionale di Ricerca in HPC, Big Data e Quantum Computing, ICSC. Così CNAF-INFN e ICSC in sinergia con il supercomputer Leonardo del CINECA contribuiscono a fare del Tecnopolo di Bologna uno dei più potenti centri di calcolo d’Europa”, conclude Zoccoli.

"Il Tecnopolo di Bologna è una piattaforma strategica del nostro Paese, per connettere infrastruttura di supercalcolo e dati con ricercatori, imprese e start-up e per attrarre e far crescere le competenze del futuro: un ecosistema nazionale che si configura come una delle prime AI-factories europee” commenta Francesco Ubertini, presidente del CINECA e vicepresidente della Fondazione ICSC. “Proprio in questa prospettiva, sono partiti i lavori nel nostro data center per ospitare LISA, il potenziamento del supercalcolatore Leonardo interamente orientato all’AI". 

“Il nuovo data center del CNAF è l’evoluzione di un percorso iniziato più di vent’anni fa, percorso che ha permesso all’INFN di acquisire una posizione di primo piano in ambito internazionale nel calcolo distribuito, grid e cloud, e nei big data”, commenta Luca Dell’Agnello, direttore del CNAF che ha aperto e introdotto l’evento. “Queste competenze vengono quotidianamente applicate non solo nello studio dei processi dei grandi esperimenti di fisica fondamentale, ma anche in campi apparentemente lontani, come la medicina e la conservazione dei beni culturali. Con il trasferimento al Tecnopolo di Bologna, la contiguità che si viene a stabilire tra il data center del CNAF e il supercalcolatore pre-exascale Leonardo del CINECA renderà più accessibile un’ulteriore tecnologia, quella dell’intelligenza artificiale, complementare ai big data”, conclude Dell’Agnello. 

L’evento inaugurale ha offerto l’opportunità per una giornata di confronto tra mondo istituzionale, mondo della ricerca scientifica e mondo industriale, su alcuni dei temi più attuali posti sul tavolo del dibatto sia tra gli esperti sia nella società: dall’intelligenza artificiale alle nuove tecnologie del calcolo e dell’informazione, dal calcolo ad alte prestazioni, ai big data, fino ai computer quantistici. I lavori si sono aperti con gli interventi di Antonio Zoccoli, che ha presentato stato e prospettive del sistema del supercalcolo italiano, e di Roberto Viola (EU DG Communications Networks, Content and Technology) sul tema delle Artificial Intelligence factory in Europa. A seguire tre sessioni tematiche di approfondimento: la prima, Computing & Data, con gli interventi di Sanzio Bassini (CINECA), sull’evoluzione del supercomputer Leonardo del Cineca, Daniele Cesini (INFN-CNAF), sulle prospettive del CNAF, e Luca Nicoletti (ACN) sulla strategia italiana di cybersicurezza per l’intelligenza artificiale; la seconda, Talent & Ecosystems, con la partecipazione di Antonio De Donato (MUR), Francesco Svelto (CRUI), Giuseppe Di Pietro (Fondazione FAIR), e Stefano Paleari (Fondazione ANTHEM); la terza, Companies & Startups, con ospiti Luca De Angelis (MIMIT), Rosa Grimaldi (Comune di Bologna), Uljan Sharka, (IGenius) e Valeria Sandei (Almawave). Hanno concluso i lavori Francesco Ubertini, presidente del CINECA e vicepresidente di ICSC e Antonio Zoccoli.

Nel corso dell’evento è stata presentata in anteprima da Cosmano Lombardo la prossima edizione della manifestazione We Make Future che si terrà a Bologna dal 13 al 15 giugno.

Video registrazione evento

 

 

 

LA FISICA SI METTE IN GIOCO: L’INFN AL FESTIVAL PLAY DI MODENA

Persone che giocano allo stand INFN a Play 2023

Dal 17 al 19 maggio torna a Modena PLAY. Festival del Gioco, l’evento dedicato al gioco in tutte le sue forme, ospitato nel quartiere fieristico di Modena. L’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare anche quest’anno sarà presente nel padiglione F, tutto dedicato ai giochi scientifici, alle università e agli istituti di ricerca.

Allo stand F41 il pubblico scoprirà il lato ludico della fisica. Con giochi da tavolo e videogiochi per grandi e piccini, grazie all’aiuto di ricercatori e ricercatrici dell’INFN, verranno svelati alcuni misteri della fisica. Dai raggi cosmici agli esperimenti nello spazio, dalle particelle elementari alla radioattività, dalla storia di scienziate e scienziati e di grandi scoperte ai più innovativi esperimenti nel campo della fisica. Oltre ai molti giochi su questi temi, non mancheranno piccoli esperimenti di fisica ed exhibit, come la “doccia cosmica” e la “camera a nebbia”, che svelano il passaggio dei raggi cosmici, le misteriose particelle che arrivano dal cosmo fin sulla Terra senza che noi ce ne accorgiamo. Tra le molte proposte, allo stand INFN sarà presente anche Qtris un gioco sulla meccanica quantistica ispirato al tris, realizzato dal partneriato NQSTI (National Quantum Science and Technology Institute), di cui l’INFN fa parte. Il gioco sarà inoltre presentato durante un evento domenica 19 alle ore 9.00 a cura di Università di Modena e Reggio Emilia.

Oltre ai giochi e agli exhibit presenti allo stand, non mancano le proposte dedicate solo alle scuole. In collaborazione con Genitori di Ruolo, Game Science Research Centre e PLAY – Festival del gioco, a partire dalle 9.30 di venerdì 17 maggio, si terrà in aula Quattrocento una grande gioco di ruolo multitavolo per le scuole medie: 150 bambini e bambine si cimenteranno in un gioco di ruolo in cui andranno alla scoperta di alcuni laboratori dell’INFN e di molti esperimenti cui l’INFN sta lavorando, e affronteranno e supereranno ostacoli e nuove avventure grazie ai superpoteri di speciali gadget ispirati ai fenomeni quantistici. Invece, la mattina di venerdì 17 e sabato 18 maggio, allo stand si terranno laboratori tra il gioco e la fisica, come Gran Sasso Video Game , un’avventura nei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN, e Research Simulator, un gioco a squadre sulla ricerca scientifica internazionale. Infine, i più piccoli potranno scoprire il mondo dei quark con il gioco “La papera quantistica” a cura di INFN Kids.

“LA FISICA È SERVITA!”, ANNUNCIATI I RISULTATI DEL CONCORSO DI SCIENZAPERTUTTI INFN PER LE SCUOLE

immagine per i vincitori del concorso scienzapertutti 2024

Oltre 1200 studenti e studentesse, 300 squadre, da circa 100 scuole si sono sfidati nel concorso annuale per le scuole secondarie bandito
dal progetto dell’INFN ScienzaPerTutti

Dallo zucchero filato ai popcorn, dalla maionese al burro, molte ricette nascondono non solo segreti di cucina ma anche lezioni di fisica! Oltre 1200 studentesse e studenti delle scuole medie e superiori hanno raccontato strumenti, procedure, tecniche di cottura e molto altro per il concorso “La fisica è servita!” proposto quest’anno alle scuole da ScienzaPerTutti, un progetto web di comunicazione della scienza dell’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare dedicato alle scuole e a tutte le persone interessate al mondo della scienza.

Giunto alla XIX edizione, il concorso quest’anno ha sfidato gli studenti e le studentesse a scegliere una ricetta e a raccontarne la fisica con un video di massimo 4 minuti.

Tra le 144 squadre iscritte nella prima categoria, dedicata al triennio delle scuole superiori, si sono aggiudicate la vittoria Anna Gabriele, Matilde De Nicola, Ilaria Ottolini e Maggie Francesca Pagani del Liceo Classico, Scientifico e delle Scienze Umane "Bonaventura Cavalieri" di Verbania. A vincere nella seconda categoria, riservata al biennio delle scuole superiori, tra 78 squadre, sono, invece, Chiara Aitara e Karen Zheng del Liceo Angelico Aprosio di Ventimiglia. Infine, per la terza categoria, aperta alle classi terze delle scuole medie, tra 96 squadre hanno vinto Stefania Del Bianco, Ginevra Damiano, Simone Gattolin e Alessandro Marchio dell’Istituto Comprensivo Ugo Foscolo di Torino.

Le squadre che hanno vinto la sfida e le altre che si sono aggiudicate il podio o si sono distinte per menzioni speciali, di cui si possono vedere gli elaborati pubblicati sul sito web, hanno vinto kit scientifici e buoni da spendere in libreria per scoprire sempre di più sulla scienza.